Bolzano, incidente al termovalorizzatore Agenzia per l’ambiente analizza i dati

L’incidente è stato causato da un guasto all’impianto di ventilazione, che ha provocato come conseguenza una mancanza di aria di combustione nel forno: ciò ha prodotto un aumento delle sostanze inquinanti che in parte sono state immesse nell’aria tramite il camino dell’impianto. “E’ molto probabile – spiega in una nota l’Agenzia provinciale per l’ambiente – che vi sia stato il superamento di alcuni valori limite di emissione. Stiamo analizzando in maniera dettagliata e scrupolosa tutti i dati rilevati dall’impianto durante e dopo l’incidente, e informeremo la Procura della Repubblica sia sugli eventuali sforamenti, sia sull’inadeguata gestione del guasto”.

Oltre a quelli dell’impianto, i tecnici dell’Appa sono al lavoro anche sui dati registrati dalla rete fissa di rilevamento della qualità dell’aria nella zona di possibile ricaduta degli inquinanti. “Dalle prime analisi – prosegue la nota – sembra che fortunatamente non vi siano ricadute a Bolzano e a Laives. Per chiarire fino in fondo la situazione occorrerà attendere qualche settimana per poter incrociare i dati delle emissioni con quelli meteorologici, mentre d’intesa con i Comuni stiamo programmando una serie di prelievi di suolo in diverse zone per valutare l’effettiva presenza di sostanze nocive, in particolare di diossina”.

Indipendentemente da ciò, l’Agenzia per l’ambiente sta lavorando a diverse misure in un’ottica di prevenzione degli incidenti. Il sistema di rilevamento delle emissioni e le modalità di gestione dei guasti erano stati predisposti già in fase di autorizzazione, la quale prevedeva che al termine del periodo di prova  tutti i dati venissero resi disponibili online: tale disposizione diventerà operativa in tempi brevi. In accordo con i responsabili del Comune di Bolzano, inoltre, si vuole inoltre installare una stazione mobile di rilevamento nelle zone residenziali che si trovano nei pressi del termovalorizzatore, anche se i tecnici dell’Appa ribadiscono che “il normale funzionamento dell’impianto produce emissioni ampiamente al di sotto dei livelli di soglia”.

La nota dell’Agenzia per l’ambiente si conclude ricordando che “durante il periodo di prova è abbastanza normale che possano verificarsi dei guasti, ma questi devono essere gestiti in maniera adeguata per ridurre il rischio di ricadute negative sull’ambiente. L’incidente della settimana scorsa ha dimostrato che la procedura tecnica doveva essere modificata, in modo tale che in casi analoghi le emissioni possano comunque restare al di sotto dei livelli previsti dalla legge”.