Telefonata velenosa di Berlusconi contro Napolitano

“Piazzapulita” avvelena il clima politico italiano già allo “scoppio” mandando in onda uno stralcio, anticipato da Enrico Mentana nel corso del tg di La7, in cui Silvio Berlusconi si sfoga con un esponente del PdL sul ruolo del presidente della Repubblica nelle battute finali del processo sul Lodo Mondadori.

“Mi è stato detto che il capo dello Stato avrebbe telefonato per avere la sentenza prima che venisse pubblicata”, dice Berlusconi nella telefonata “captata” mentre l’interlocutore del leader del PdL stava concedendo un’intervista al giornalista Antonino Monteleone.

“Dopodiché ha ritelefonato da capo, ha fatto ritelefonare da Lupo al presidente della Cassazione che ha chiamato il presidente di Sezione costringendolo a riaprire la camera di consiglio. Cosa che non succede mai! Perché la sentenza era già pronta il 27 di giugno”.

Nel seguito della conversazione, trasmessa integralmente da Piazzapulita, Berlusconi spiega anche quali sono stati secondo lui gli effetti concreti di questo presunto intervento del Quirinale. “Riaprendo la camera di consiglio hanno tolto circa duecento milioni di quelli da cui De Benedetti doveva avere in meno. E’ una cosa gravissima”, si sente dire ancora al Cavaliere.

Il collegio era composto dal presidente Francesco Trifone e dai giudici Giacomo Travaglino, che ha svolto la relazione introduttiva, Maria Margherita Chiarini, Angelo Spirito e Maurizio Massera. La Camera di consiglio è durata circa cinque ore.

Non si è fatta attendere la smentita sull’intera vicenda da parte del Quirinale. “Quel che sarebbe stato riferito al senatore Berlusconi circa le vicende della sentenza sul Lodo Mondadori è semplicemente un’altra delirante invenzione volgarmente diffamatoria nei confronti del Capo dello Stato”, fanno sapere dall’ufficio stampa.

Prima della messa in onda era intervenuto Niccolò Ghedini. “Si apprende da alcune agenzie di stampa – ha scritto il legale del Cavaliere in una nota – che durante la trasmissione ‘Piazza Pulita’ in onda questa sera verrebbe messa in onda una telefonata intercorsa fra il presidente Berlusconi ed altro parlamentare. Se fosse vero si tratterebbe di una gravissima violazione dei principi costituzionali. Ovviamente procederemo in tutte le sedi giudiziarie del caso invitando nel contempo i responsabili della trasmissione a non voler utilizzare il materiale palesemente vietato”.