Bari, scia di sangue nel 2013 eseguiti 8 arresti

bari guerra tra clanOmicidio e tentato omicidio aggravato in concorso. Detenzione e porto di armi da guerra. Favoreggiamento personale e ricettazione. Sono le accuse che hanno portato in carcere otto persone coinvolte nella guerra di mafia che ha insanguinato recentemente il capoluogo pugliese.

Gli episodi contestati si riferiscono all’omicidio di Giacomo Caracciolese, avvenuto il 5 aprile scorso; il tentato omicidio di Domenico Cantalice, avvenuto il 18 maggio scorso; il tentato omicidio di Vitantonio Fiore, avvenuto il 17 maggio scorso; il triplice omicidio di Vitantonio Fiore, Antonio Romito e Claudio Fanelli, avvenuto a Bari il 19 maggio scorso.

E’ stato accertato che quest’ultimo rappresenta la risposta all’omicidio di Caracciolese; gli episodi di sangue oggetto d’indagine vanno inquadrati e trovano la causa nella conflittualità tra il clan Fiore ed il gruppo facente capo a Caraciolese, il quale intendeva gestire in autonomia, nel quartiere San Pasquale, le attività di commercializzazione di sostanze stupefacenti e le estorsioni.

Gli investigatori della Polizia hanno inoltre documentato il tentativo di eliminare il pregiudicato Cantalice, affiliato al clan Capriati, episodio che va inquadrato nell’ambito dello storico contrasto tra i clan baresi Strisciuglio e Capriati, operanti a Bari.