Vittoria, è morto Giovanni Guarascio, il muratore di 64 anni che si era dato fuoco

Non ce l’ha fatta ed è spirato all’ospedale di Catania. L’uomo per per impedire lo sfratto dalla sua casa si era dato alle fiamme. Giovanni Guarascio, muratore di 64anni, aveva riportato ustioni di primo e secondo grado su tutto il corpo. Rimangono ricoverati la moglie e l’agente di polizia che era intervenuto per soccorrere l’uomo.

La casa di Guarascio era stata messa all’asta per un vecchio debito con una banca ragusana. Le sue condizioni erano apparse subito gravi ai sanitari dell’Ospedale di Vittoria, dove era stato ricoverato dopo essersi dato fuoco. Per questo era stato deciso il trasferimento nella divisione grandi ustionati dell’Ospedale “Cannizzaro” di Catania dove i medici non avevano sciolto la prognosi. Intanto la Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta, con indagati, sul procedimento che ha portato al pignoramento e alla vendita della casa. Il reato ipotizzato, dal procuratore capo Carmelo Petralia e dal sostituto Federica Messina, è di turbativa d’asta. Si indaga sull’aggiudicazione della casa all’asta e sull’evoluzione del rapporto debitorio bancario e dell’esecuzione immobiliare. Non migliorano le condizioni di Giorgia Famà, moglie del muratore morto. La donna ha ustioni di secondo e terzo grado sul 20% del corpo, in particolare su viso, collo e torace, con lesioni meno gravi a mani e avambraccio. Nello stesso ospedale è ricoverato il poliziotto Antonio Terranova, che ha ustioni di terzo grado sul 30% della superficie corporea, soprattutto a viso, braccia e orecchio sinistro.