Napolitano chiama tecnici e politici

Ora c’è anche il gruppo dei “saggi”. Valerio Onida. I senatori Mario Mauro e Gaetano Quagliariello. Il prof. Luciano Violante. Sono i “saggi” individuati dal Presidente Giorgio Napolitano per il gruppo di lavoro istituzionale. Lo si legge in una nota del Quirinale.

Per quanto riguarda l’economia, il Quirinale ha scelto il Prof. Enrico Giovannini, Presidente dell’Istat; il Prof. Giovanni Pitruzzella, Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato; il dottor Salvatore Rossi, membro del direttorio della Banca d’Italia; il Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi; l’on. Giancarlo Giorgietti e il sen. Filippo Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali operanti alla Camera e al Senato.

Economia e riforme giuridico-istituzionali. Sono questi i campi di azione dei “due gruppi ristretti di esperti” che aiuteranno il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo tentativo di favorire la formazione di un Governo. Sono “negoziatori supplementari” che avranno il compito di individuare alcune proposte condivise dai partiti su decisioni e riforme in un campo e nell’altro per indirizzare l’azione di un Governo di scopo.

Modello olandese. Prima un programma fatto da “esperti” e poi un accordo sui nomi, sulle persone. Un “governo misero”, come ha ribattezzato Beppe Grillo quello di Mario Monti, in fin dei conti c’è. Dall’ex comico, via Claudio Messora, il consulente per la comunicazione del Movimento, subito è arrivato un plauso pieno alla mossa del Colle.

La conseguenza è che Mario Monti resta saldo a Palazzo Chigi. La mossa di lasciare la guida del Governo all’ex rettore della Bocconi rassicurerà i mercati. Monti torna a governare con una legittimazione maggiore di quella avuta solo fino a ieri. Napolitano nel suo messaggio ha sottolineato che il Governo, ancora in carica, “sta per adottare provvedimenti urgenti per l’economia d’intesa con le istituzioni europee e con l’essenziale contributo del nuovo Parlamento”.