Pdl in campo per difendere Berlusconi dall’aggressione giudiziaria

E’ questo il senso della massiccia offensiva a cui stanno lavorando gli uomini del Cavaliere già a partire da lunedì quando i parlamentari e i militanti pidiellini saranno davanti al Palazzo di Giustizia di Milano quando riprenderà il processo Ruby. All’udienza il Cavaliere non si presenterà, ha opposto il legittimo impedimento che ancora una volta, con molta probabilità, verrà respinto. Fuori dal Tribunale si faranno sentire i suoi.

Sarà solo del primo di una serie di appuntamenti pubblici, di manifestazioni “eclatanti” per rispondere ai giudici. Fino alla piazza del 23 marzo, exploit finale di una escalation. Per Daniela Santanché “bisogna reagire e ormai servono solo atti, azioni: agire e far capire che stanno succedendo cose inaudite”.

Un clima da campagna elettorale. Anche una moderata come Maria Stella Gelmini parla di “persecuzione, giustizia imbarbarita”, per non dire dei “medici nazisti” di Cicchitto o di Licia Ronzulli che definisce quella della Boccassini una “ossessione personale”.

La linea, anche politica, ormai è definita. “Si va dritti al voto a giugno, non c’è alternativa”. Incombe soprattutto il processo di Napoli. I pm partenopei potrebbero chiedere il giudizio immediato per l’affaire De Gregorio. Si teme ch il Pm Woodcoock possa avere altre “carte” per giustificare una richiesta di arresto da depositare in quella giunta del Senato dove stavolta la maggioranza l’avrebbero Pd e M5s. Ipotesi che tuttavia la Procura non sembra intenzionata a prendere in considerazione.