Brindisi, riciclaggio colpo alla Scu in manette anche il boss Albino Prudentino

Brillante operazione dei Finanzieri in Puglia. I militari hanno arrestato in provincia di Brindisi 19 persone con l’accusa di riciclaggio, trasferimento all’estero di capitali ingenti e impiego di denaro dalla provenienza illecita. Secondo gli investigatori queste operazioni servivano a finanziare l’organizzazione mafiosa Sacra corona unita (Scu), anche attraverso investimenti nel settore della distribuzione dei videopoker e delle scommesse online.

In manette è finito anche Albino Prudentino, 61 anni, pezzo da novanta della Scu. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del Gp di Lecce. Secondo l’accusa, Prudentino si sarebbe avvalso di prestanome, professionisti e società compiacenti a cui era stato demandato il compito di reinvestire i presunti proventi illeciti nell’economia locale. E’ contestata anche la bancarotta fraudolenta e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Insieme con gli arresti è stato disposto un sequestro preventivo di beni del valore complessivo di 3,6 milioni di euro, fra cui una villa di pregio, terreni edificabili ed autovetture; un sequestro per equivalente, per i reati fiscali, pari a 190 mila euro; un sequestro anticipato, di circa 15 milioni di euro, riguardante quote e compendio aziendale di due imprese attive nella raccolta autorizzata di scommesse e giochi online e distribuzione di videopoker in esercizi pubblici. Tra queste figura una impresa, nota nel settore delle scommesse online, con più di mille centri affiliati sul territorio nazionale, e un volume d’affari superiore a 300 milioni di euro.