Palermo, ucciso in un agguato Francesco Nangano

La vittima è ritenuta un esponente della cosca di Brancaccio. Il cinquantenne è stato ucciso a colpi di pistola in via Messina Marine, all’altezza della Gelateria del mare. Francesco Nangano era a bordo della sua auto, una Hyundai, ed era appena uscito da una macelleria. E’ stato affiancato da due killer a bordo di una moto che hanno esploso sette colpi di pistola, freddandolo sul colpo. I killer sarebbero fuggiti in moto in direzione di Villabate.  Nangano in passato era stato processato ma assolto per reati di mafia. Oggi era ritenuto dagli investigatori come vicino alla cosca di Brancaccio.

Nangano aveva avuto numerose condanne per mafia ed era stato anche latitante. Dopo una condanna all’ergastolo per omicidio, poi ridotta a ventiquattro anni, era stato assolto in Cassazione ma intanto aveva trascorso 4 anni e dieci mesi in carcere. Per questa “ingiusta detenzione” era stati risarcito nel 2007 con 270 mila euro. Era stato accusato di avere avuto un ruolo nell’omicidio di Filippo Ciotta, un ladro che avrebbe compiuto una serie di furti senza l’autorizzazione della mafia.

Da imputato fu così scagionato non solo da questo delitto ma anche da un’altra accusa di mafia che era già caduta in un processo parallelo. Nangano era salito alla ribalta della cronaca nel 2001 anche per via di una relazione sentimentale intrattenuta durante la latitanza con una assistente sociale, giudice popolare in alcuni processi di mafia, che per questo motivo fu allontanata.