Taranto, Ilva nuove nubi sull’occupazione

Sciopero ad oltranza dei lavoratori dell’Ilva proclamato dalla Fim-Cisl “considerata la situazione di incertezza venutasi a creare in fabbrica”. La Fim definisce “inspiegabile la decisione dell’azienda di chiudere i varchi saldando anelli e montando pannelli alle porte impedendo ai lavoratori in caso di evacuazione dallo stabilimento di avere la possibilità di accedere a una rapida via di fuga. L’acuirsi di una situazione così confusa e poco chiara – si legge in una nota – viene aggravata da una manifestata mancanza di decisione da parte dell’azienda di esprimersi sul futuro dello stabilimento di Taranto”.

L’Usb ha deciso di mantenere un presidio permanente davanti allo stabilimento Ilva di Taranto “per organizzare iniziative di lotta nelle prossime ore”. Il sindacato fa presente di aver appreso “che oltre ai cancelli della portineria “A”, l’azienda sta barricando anche la portineria “D” e non ci spieghiamo come faranno ad uscire i lavoratori che sono all’interno”.

“Alla luce di quanto sta avvenendo – aggiunge l’Usb riferendosi all’incontro tra i sindacati e il direttore dello stabilimento, Buffo, e alle voci su possibili provvedimenti drastici dell’azienda in seguito al sequestro dei prodotti finiti – riteniamo sia un atto gravissimo quello di impedire entrata ed uscita dalla fabbrica. I lavoratori in questo momento hanno il diritto di sapere e di decidere del loro futuro”.