Lecce, medico di 50 anni accusato di abusi sulla figlia minorenne

Quando ha intuito la gravità delle accuse e che sarebbe finito in carcere, il medico si è sentito male. Ed ora è piantonato nel reparto di Emodinamica dell’ospedale “Vito Fazzi”. I poliziotti lo hanno raggiunto all’uscita della scuola dove aveva accompagnato i tre figli, due femmine ed un maschio, nati dal secondo matrimonio. Prima di accompagnarlo in Questura per la notifica dell’ordinanza, gli agenti sono passati dalla sua abitazione per sequestrare il computer del medico, che è in servizio nel pronto soccorso di un ospedale della provincia. L’indagine è nata dalla confidenza che la ragazza, oggi quindicenne, ha fatto alla nonna materna. Durante i weekend trascorsi con il padre avrebbe subito attenzioni incestuose. Una confessione imbarazzante, fatta tutta d’una fiato, coprendosi il volto con i capelli per la vergogna. Le dichiarazioni della ragazza sono state vagliate da una psicologa e da uno psichiatra, incaricati dal sostituto procuratore di accertare la sua idoneità a testimoniare. L’adolescente, nata quando il matrimonio fra i genitori era già naufragato, ha raccontato tutti quegli approcci insani del padre. I primi ricordi risalgono a quando aveva cinque anni e trascorreva i weekend a casa dei nonni paterni con il padre che, terminato il pranzo, la conduceva sulle poltrone rosse del salotto e, facendola sedere, le toccava le parti intime e la baciava. Al magistrato ha raccontato anche che, quando si avvicinava per dargli la buonanotte, il padre la prendeva in braccio e si strofinava su di lei. Di recente le attenzioni del padre, che avrebbe approfittato dell’assenza della seconda moglie e dei tre figli, si sarebbero fatte più insistenti. Avrebbe toccato il seno della figlia adolescente, si sarebbe denudato, avrebbe simulato un rapporto sessuale ed avrebbe costretto la figlia a compiere un rapporto orale. Le indagini sono state svolte dagli agenti della Squadra Mobile. Sono state sentite la mamma e la nonna. Ma anche la ex baby sitter ed una paziente che hanno denunciato atteggiamenti poco ortodossi del medico.