Raffica di scioperi prima di Natale

I disagi iniziano mercoledì 5 dicembre quando scatta lo sciopero nazionale di 24 ore degli addetti alle attività portuali, sciopero proclamato dalle sigle Filt Cgil e Fit Cisl. I metalmeccanici Saranno i primi a protestare nelle giornate del 5 e 6 dicembre.Le tute blu della Cgil si fermeranno per l’intera giornata o il turno di lavoro il 5 dicembre in Lombardia, Marche e Toscana e il 6 in tutte le altre Regioni.

I ricercatori incroceranno le braccia lunedì 10 dicembre. Manifesteranno per l’intera giornata i lavoratori del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dell’Ingv aderenti a Flc-Cgil e Uil-Rsa. Possibili disagi anche alle scuole.

L’11 dicembre si fermeranno i lavoratori delle aziende della sanità privata iscritti alla Fp-Ggil (escluso Federazione Don Gnocchi) in molte regioni italiane: Marche, Liguria, Abruzzo, Calabria e Sardegna. La protesta si svolgerà il 12 in Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Campania. Mentre per le regioni: Lombardia, Umbria, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Molise lo sciopero sarà il 13.

Il 12 dicembre sciopereranno i piloti e gli assistenti di Meridiana Fly, aderenti a Up e Apm, dalle ore 10:00 alle ore 14:00, con l’esclusione dell’Aeroporto di Roma Fiumicino dalle ore 10:00 alle ore 12:00.

Sciopero dei benzinai indetto per il 12 e il 13 dicembre da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio. Per la rete autostradale è prevista la chiusura degli impianti dalle ore 22:00 dell’11 alle ore 22:00 del 13 mentre per la rete cittadina dalle ore 19:00 dell’11 alle ore 07:oo del 14.

Il giorno più delicato sarà il 14 dicembre con lo stop del trasporto pubblico locale, la mobilitazione è stata posticipata doveva tenersi il 16 novembre. Metro, bus e tram si fermeranno per 24 ore e saranno assicurati solo i servizi minimi assolutamente indispensabili. Nella stessa giornata incroceranno le braccia anche i lavoratori del trasporto pubblico locale della Fast Confsal.