Vibo Valentia, lezione-concerto su musiche del Maestro Antonello Pontoriero

Partecipare alla lezione-concerto che si è svolta al Polo culturale di Santa Chiara venerdì scorso (dalle ore 18:00) è stata un’esperienza molto interessante per il taglio e lo stile con la quale è stata condotta. L’occasione, la presentazione di alcune composizioni a fine didattico del maestro Antonello Pontoriero, pubblicate in un opuscolo dal titolo “Escape”. La fuga ha conosciuto il suo massimo splendore nel Barocco (famose sono quelle di Bach). E Pontoriero ne ha fatto uno strumento formativo per la peculiarità contrappuntistica e per le potenzialità espressive. Si tratta di composizioni inedite per strumenti ad arco che hanno l’ambizione, come ha sottolineato il compositore, “di creare momenti di incontro, riscoprire il piacere di condividere un’esperienza ed una emozione; ma nello stesso prova e confronto con gli altri”. Oltre alla composizione che dà il titolo alla pubblicazione, sono presenti due duetti per violino.

Ad intrattenere il pubblico Giuseppe Arnaboldi (maestro di violino e docente nel Corso di perfezionamento e nel tirocinio effettuato da Pontoriero) che ha accompagnato come primo violino l’autore di Escape nell’esecuzione dei duetti. Tra una esecuzione  e l’altra, sia il maestro Arnaboldi che Pontoriero, hanno intrattenuto i presenti svelando alcuni segreti del mestiere.

Un elogio per il modo di colloquiare con il pubblico al maestro Arnoboldi, il quale non si è sottratto dal sottolineare l’importanza del lavoro di Pontoriero che ha dimostrato grande umiltà nel volersi misurare anche nella scrittura di queste opere come esempio di crescita artistica ed esecutiva. Di fronte ad una tendenza che caratterizza gli interpreti contemporanei nel sottrarsi ad una scrittura originale delle partiture, considerato un campo a loro vietato, Pontoriero colma un vuoto in questo genere musicale a fine didattico, rivolto in particolare agli allievi di scuola media. “In passato non era così”, ha osservato Arnaboldi; molti infatti sono stati i musicisti interpreti che hanno scritto delle composizioni; ha citato l’esempio illustre di Paganini, molto geloso delle sue composizioni e molte sue opere sono andate perdute proprio perché non permetteva a nessuno di averle sottomano. Ma, ha rilevato ancora il maestro di violino, “particolarmente utile è la composizione per duetto, in quanto è molto formativa per chi deve imparare a suonare il violino in quanto strumento prettamente melodico e nei primi anni è molto importante sviluppare anche la sensibilità verso l’armonia e la forma didattica del duetto è un valido aiuto, in quanto l’allievo vede come il maestro gestisce il violino ed è “dal gesto che scaturisce il suono”. Per i non addetti sono una serie di spigolature che hanno arricchito le conoscenze, ed ha fatto bene il maestro Arnaboldi a porgere queste informazioni in modo non accademico, ma con spontanea e leggera maestria. E con identico “tono” ha sottolineato come questo tipo di pubblicazioni non hanno una velleità creativa, ma riempiono un vuoto, perché manca questa forma di partitura didattica.

Pontoriero ha voluto ringraziare gli artisti che lo hanno accompagnato (i maestri Rosangela Longo pianoforte e Sabina Fedele viola, i musicisti Isac Macrì viola, Andrea Brisso contrabasso, Francesco Valenzisi violoncello) perché, ha dichiarato, le composizioni hanno il valore della condivisione, del confronto, della prova d’assieme, come ha potuto sperimentare quando era allievo, “momento più atteso”; ha voluto ringraziare in maniera particolare il suo maestro di violino, Gregorio Lagadari, a cui ha dedicato le sue composizioni. Alla fine del concerto è intervenuto anche il direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese Gilberto Floriani il quale ha auspicato che simili esperienze si possano ripetere sperando che il Polo culturale Santa Chiara possa caratterizzarsi anche per uno spazio importante per i musicisti anche in virtù dell’attività del conservatorio “Torrefranca”.