Crotone, l’on. Pacenza invita i dializzati che protestano di riprendere le cure

 “Regione e direzione strategica dell’Asp troveranno una soluzione”. Enunciazioni per tranquillizzare chi soffre ad aspettare una migliore sanità che possa soddisfare le loro esigenze.

Salvatore Pacenza consigliere regionale Pdl

Nell’attesa i dializzati dovranno accontentarsi di ciò che passa la nuova riforma sanitaria. Inizialmente, quando si sono avute le prime avvisaglie del nuovo assetto sanitario, non sono mancate le proteste e da parte dei cittadini, dal mondo politico e sindacale. Però non tutti i politici hanno  condiviso la protesta. Anzi, qualche Consigliere regionale del centrodestra ha sempre condiviso ciò che metteva in esserela Regionea proposito del riordino della Sanità. Oggi, di fronte all’evidente disagio che si sta arrecando agli ammalati, in modo particolare ai dializzati, non manca la solidarietà nei loro confronti da ogni settore politico. Ben venga la solidarietà che è sempre una gran bella cosa, ma occorre anche che i politici tutti s’impegnino a fare cambiare urgentemente rotta al Governo regionale per quanto riguarda il riordino della sanità provinciale crotonese.

Per quanto riguarda i 138 pazienti dializzati che hanno allestito da tre giorni un loro presidio all’interno della divisione di Nefrologia dell’ospedale civile San Giovanni di Dio di Crotone, il Consigliere regionale del Pdl, Salvatore Pacenza, afferma con un comunicato stampa:

“Vada tutto il sostegno morale e la vicinanza umana ai malati nefrologici che stanno portando avanti da ormai tre giorni la loro comprensibilissima protesta all’interno dell’ospedale civile di Crotone, ma mi sento di chiedere loro di non mettere ulteriormente a repentaglio una salute già di per sé minata”. “I pazienti protestano – continua Pacenza – a seguito delle misure previste dal nuovo Atto aziendale che ha disegnato un riordino dei reparti con il conseguente accorpamento del reparto di Nefrologia a quello di Medicina generale”. E rivolgendosi direttamente ai dializzati. “Continuate pure la protesta perché è un vostro diritto, ma almeno riprendete le cure per voi necessarie. Sento di dirvi che non siete soli. Come già rassicurato dalla vicepresidente Antonella Stasi c’è tutta la disponibilità dell’Amministrazione regionale ad intervenire nelle sedi opportune per aprire un tavolo di confronto sulla questione specifica crotonese, confermando così tutta la vicinanza ai pazienti ed ai loro familiari”.

Ed a proposito del riordino della sanità conclude il Consigliere Pacenza: “Purtroppo ci siamo trovati a dover attuare un Piano di rientro dal debito sanitario rigidissimo ed ineludibile che è strettamente controllato dal ministero della Salute attraverso la fredda legge dei numeri. Fatta questa doverosa premessa, tengo inoltre a precisarvi che l’Amministrazione regionale ha comunque fatto sua la necessità di garantire l’assistenza ai pazienti con disturbi renali sul territorio d’appartenenza. Ecco perché, passata questa delicatissima fase,la Regionepredisporrà una rete di Strutture complesse di Nefrologia (Scn) capillarmente distribuite sul territorio e quindi presenti negli ospedali di maggiori dimensioni. Accanto a queste, che sono misure di carattere politico-amministrative, si sta sviluppando un’attività gestionale parallela messa in campo dalla direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale. Attraverso l’impegno del dg Rocco Antonio Nostro, potrebbe infatti essere individuata nel frangente una soluzione che soddisfi i malati del reparto di Nefrologia dell’ospedale civile di Crotone”.