Il molisano Michele Bucci canta la Mady

La regina del Castello di Lerici, rivive nel nuovo album, nell’anniversario della nascita di Maddalena Di Carlo, nata Lerici il 23 ottobre 1902, conosciuta a tutti con l’appellativo d “Mady”, Regina del Castello e Regina dei Nomadi. Mady era una crocerossina, staffetta partigiana che subito dopo la seconda guerra mondiale, avute le chiavi del castello di Lerici, ne fece un ostello per artisti di tutto il mondo, riuniti insieme e non più in conflitto, sotto il segno dell’arte.

Mady aveva la qualità di dialogare con chiunque, a prescindere dal ceto sociale di appartenenza, e ammirava molto i vagabondi, definendoli uomini liberi, che con ogni mezzo, giungevano a Lerici, a cui offriva cibo e bevande senza mai offenderne l’orgoglio. Riceveva quotidianamente, doni, lettere, cartoline, da tutte le parti del mondo ed era così conosciuta che bastava scrivere “Mady Italia” e la corrispondenza giungeva a destinazione. Gestì l’Ostello per trent’anni e scrisse una delle più belle pagine del golfo dei poeti.

Michele Bucci confessa che la chiusura dell’ostello è stato l’oscuramento di tante belle speranze, tanto da auspicarne la riapertura, perché i giovani di oggi possano riscoprire le emozioni e le speranze dei ragazzi di allora. Ecco le ragioni dell’omaggio a Mady, a quel tempo dei “sogni nel cassetto in un mondo di colori”, quando “c’era il tempo per vivere l’amore con la poesia nel cuore”. La canzone chiude con “Quante storie in quell’aria di paese che adesso non c’è più…” e questo tema ci riporta ai nostri giorni rimembrando la storia dei nostri paesi che nel tempo hanno perso parte della loro identità. Quell’ostello oggi non c’è più e Michele Bucci lo fa rivivere con la canzone Mady.

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