Il romano Antonio Favetta in cerca del farmaco per il suo tumore

Un appello. Un estremo tentativo. Una richiesta d’aiuto. “Sono un malato di cancro, non c’é disponibilità del farmaco per curarmi. Maledetta sanità”. Parole e pensieri di Antonio Favetta, 59 anni, che si è messo in catene davanti al reparto di Urologia dell’Umberto I a Roma.

Lo scorso anno a Favetta è stato diagnosticato il tumore alla vescica, poi l’operazione e le cure. “Gli è stato detto che doveva seguire una terapia con il Bcg – dice la figlia -. Ma il farmaco non è disponibile. Secondo l’Agenzia del farmaco (Aifa), due aziende in Italia hanno interrotto la produzione”.