Taranto, nuova autorizzazione integrata ambientale per l’Ilva

“Tra le azioni da adottare subito” previste nell’Aia, vi è la limitazione della produzione “a 8 milioni di tonnellate di acciaio l’anno, invece di 15 milioni. E’ quasi il 50% in meno rispetto al limite autorizzato con l’Aia del 2011”. “Per quanto riguarda l’adeguamento dei parchi minerali dell’Ilva di Taranto “bisogna procedere subito, all’indomani della firma dell’Aia, alla copertura dei cumuli di materiali polverosi e al riposizionamento dei parchi, con una fascia di rispetto di 80-100 metri”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, illustrando i contenuti dell’autorizzazione integrata ambientale per l’Ilva di Taranto.

“Auspico che, a fronte di questo documento, possano arrivare delle soluzioni positive e non conflittuali” tra l’Ilva di Taranto da una parte e “la Procura e il gip dall’altra”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, illustrando i contenuti della nuova Aia per l’Ilva di Taranto. “Rilevo che un gip ha fatto riferimento a criticità rilevate nelle procedure di Aia e nelle nostre prescrizioni”, ha aggiunto Clini affermando che la nuova Autorizzazione integrata ambientale “chiama l’impresa ad anticipare di anni gli interventi previsti rispetto ad altri impianti siderurgici europei”.

In collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanita’, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute, stiamo mettendo a punto un piano per la protezione della salute a Taranto”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, illustrando i contenuti dell’Aia per l’Ilva.

Il documento che costituisce il contenuto della nuova Aia per l’Ilva di Taranto “verrà inviato all’azienda e quindi alle amministrazioni che fanno parte della conferenza dei servizi, che lo approverà il 18 ottobre. Dopo tale approvazione formale, l’Aia verrà firmata dal Ministro”. “Tra le azioni da adottare subito c’é l’adeguamento dell’area ghisa acciaieria”. E’ quanto ha annunciato il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Oltre alla limitazione della produzione a 8 milioni di tonnellate/anno di acciaio, subito dopo la firma dell’autorizzazione dovranno essere attuati i seguenti interventi. “Fermata e rifacimento altoforno Afo 1 – ha elencato Clini – dismissione altoforno Afo 3, adeguamento altoforni Afo 2 e Afo 4, fermata e rifacimento batterie 3-4-5-6 della cokeria, adeguamento batterie 9-10 della cokeria, realizzazione nuove torri di spegnimento coke 1-3-5”.