Euregio per lo sviluppo rurale sostenibile in Uganda e Tanzania

Nell’ambito del programma transfrontaliero di sviluppo rurale sostenibile realizzato in Uganda e Tanzania dalle tre province dell’Euregio -Tirolo, Alto Adige e Trentino, si è tenuta a Masaka (Uganda) dal 3 al 5 ottobre 2012 una conferenza sull’impatto del cambiamento climatico in Uganda e in Tanzania.

L’obbiettivo della conferenza è quello di identificare strategie di contenimento del gas responsabile dell’effetto serra da una parte, ma soprattutto di identificare strategie che i contadini possano concretamente attuare per adattare le pratiche di coltivazione agli effetti della variabilità climatica, drasticamente aumentata negli ultimi decenni.

Le realtà territoriali dell’Euregio possono contribuire in maniera decisiva allo sviluppo eco sostenibile delle aree del programma trasferendo il know-how, l’esperienza e le nuove tecnologie verdi ai loro partner in Uganda e Tanzania.

Tra le varie misure di adattamento si possono citare alcune particolarmente importanti: la costruzione di sistemi di raccolta di acqua piovana , come dighe o semplici tank; l’uso di piante e sementi resistenti alla siccità e ad alcune malattie; l’uso ridotto di fertilizzanti chimici; misure per prevenire l’erosione dei terreni. Nonostante l’Africa contribuisca solamente con il 4 % alle emissioni di CO2, Uganda e Tanzania stanno facendo grandi sforzi per prevenire la deforestazione a favore dell’utilizzo sostenibile dei terreni oltre ad investire nella riforestazione di zone altamente degradate.

Dopo aver ascoltato esperti del settore  provenienti dal Ministero dell’Agricoltura e del Ministero dell’Ambiente  e dalle più rinomate Università dei due paesi, gli 85 partecipanti provenienti dai Dipartimenti tecnici dei tre distretti coinvolti nel programma e da altri distretti partner in progetti sostenuti dal Trentino e dal Sudtirolo, hanno potuto constatare durante una visita sul campo gli effetti devastanti della deforestazione dove la distruzione delle foreste lascia spazio alla coltivazione commerciale di ananas.

La richiesta dei contadini di poter praticare l’agricoltura cosiddetta commerciale sostituendo quella di sussistenza è legittima. La sfida è quella di trovare delle soluzioni che possano conciliare un uso commerciale delle risorse naturali con metodi di produzione eco sostenibili, che non vadano a danno dell’ambiente, della società e che non compromettano il futuro delle nuove generazioni, promuovendo inoltre una gestione comunitaria delle risorse ambientali.  Alla fine dei tre giorni di lavoro vi è l’intenzione di presentare alle autorità locali strategie in grado di definire le politiche future e un piano d’azione condiviso sul cambiamento climatico che possa anche influenzare le politiche nazionali in questo settore.