Marcello Di Finizio sulla cupola di San Pietro per chiedere basta Monti

Uno striscione contro il presidente del Consiglio Mario Monti. L’ha sollevato su uno dei monumenti più importanti al mondo. Autore dell’azione dimostrativa un imprenditore triestino. “Help!!! Basta Monti, basta Europa, basta multinazionali. Ci state ammazzando tutti. Sviluppo? Questa è solo macelleria sociale”, ha scritto su un drappo calato dalla ringhiera della cupola. La Gendarmeria vaticana ha subito richiesto un intervento dei Vigili del Fuoco vaticani per farlo scendere, intavolando una lunga trattativa con lui.

Marcello Di Finizio è titolare di un noto locale del lungomare di Trieste, “La Voce della Luna”. Non è nuovo alle “arrampicate”. La prima quando lo stesso locale fu distrutto da un incendio alcuni anni fa. Di Finizio per ottenere il risarcimento dei danni inscenò proteste di piazza e scioperi della fame. Proteste che continuarono contro la direttiva europea Bolkenstein, che prevede la messa all’asta delle concessione balneari. Il 26 marzo scorso, così, Di Finizio si issò sullo storico pontone-gru “Ursus”, nel Porto Vecchio di Trieste, scendendone tre giorni dopo, al termine di una trattativa con i Carabinieri e ottenendo dal Prefetto, Alessandro Giacchetti, di interessare della sua questione il Ministro degli Affari Europei Moavero Milanesi.

L’ultima impresa prima di ieri sera è del 30 luglio. Di Finizio si è arrampicato per la prima volta sul Cupolone, sempre per protestare contro la direttiva Bolkestein. Allora rimase per oltre quattro ore sulla Cupola della basilica.