Le congratulazioni del mondo politico a Carmine Abate vincitore della 50/esima edizione del premio Campiello

Il vincitore del Campiello Carmine Abate tra i finalisti

On. Salvatore Pacenza (PdL): la sua una produzione letteraria che si inserisce nel solco dei migliori scrittori calabresi. “Non posso che unirmi alle manifestazioni d’orgoglio espresse in queste ore dalla comunità di Carfizzi per l’aggiudicazione del prestigioso premio Campiello da parte del nostro conterraneo Carmine Abate”. Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza (PdL), esprime viva soddisfazione per gli esiti della 50esima edizione del prestigioso premio letterario “Campiello” istituito nel 1962 dagli imprenditori del Veneto. “Abate – commenta l’on, Salvatore Pacenza – si inserisce nel solco di quella produzione letteraria calabrese, accorata e realista, che ha contraddistinto i grandi autori dello scorso secolo nativi di questa terra. La stessa Calabria che Leonida Repaci definì grande e amara. Da Alvaro a Strati c’è un filo conduttore che lega la stretta attualità vissuta da questi autori rispetto ai contenuti impegnati rintracciabili fra le righe delle loro opere. Sono scrittori quelli chela Calabriaha regalato alla nostra nazione che, col loro contributo intellettuale, hanno cercato e stanno cercando tuttora di innescare quel riscatto culturale e sociale da troppi secoli ormai negato nei confronti di questa terra abusata e bistrattata. “La collina del vento” – prosegue il consigliere regionale del – oltre a restituire una lucida rappresentazione di quei luoghi vissuti sin da bambino da Abate, racconta lo sforzo di una famiglia che tenta di difendere la propria terra, e quindi anchela Calabria, da chi nella storia recente ha sempre cercato di violarla. Sostengo l’importanza di veicolare anche e soprattutto attraverso la letteratura gli esempi virtuosi di questa gente calabrese che non si arrende ad un destino ormai segnato come farebbero invece i più arrendevoli fatalisti. Perché se alle nuove generazioni si offrono spunti di riflessione come quelli espressi da Abate nelle sue opere allora sì che si getterebbero le fondamenta su cui edificare questa rivoluzione culturale ormai non più rinviabile perla Calabria. Nelrinnovare i migliori auguri allo scrittore Abate per il riconoscimento appena ricevuto – conclude l’on. Pacenza – mi corre l’obbligo di invitare tutti coloro che ancora non lo hanno fatto a leggere “La collina del vento”.