Trieste, cittadini di via Raffineria attendono risposte

“Dopo numerose segnalazioni che ci sono giunte dai cittadini, nonché da due rappresentanti di un comitato rionale direttamente in Consiglio, abbiamo deciso di presentare una mozione molto articolata sul problema di via Raffineria/piazza Garibaldi la quale prevede da una parte degli interventi di recupero della zona, e dall’altra interventi di prevenzione di quei fenomeni di criminalità e degrado che hanno spinto così tanti cittadini a lamentarsi. In primo luogo chiediamo che la strada sia riqualificata perché negl’ultimi tempi è diventata impraticabile; su questo il nostro pensiero va sempre agli autisti di Trieste Trasporti che sono quotidianamente sollecitati da strade sconnesse come via Raffineria. A questo si aggiunge la richiesta all’Amministrazione di garantire lo scorrimento degli autobus che puntualmente restano bloccati all’incrocio tra la via Raffineria e la via Gambini a causa di auto posteggiate più o meno regolarmente, causando, in questo modo, file ed ingorghi con relativi problemi di inquinamento e rumore. Inoltre chiediamo una maggiore pulizia della zona, costantemente invasa da bottiglie rotte lungo i marciapiedi e altra spazzatura. In secondo luogo chiediamo che vi sia una verifica delle licenze per l’occupazione del suolo pubblico dei locali aventi al loro esterno tavolini e/o sedie in via Raffineria; tante sono state in merito le lamentele circa l’impossibilità di camminare lungo il marciapiede. Legittime ci appaiono, a questo punto, delle verifiche. Punto importante della mozione è quello relativo al controllo notturno dell’area dopo le ore 23. Risse, musica a tutta volume e schiamazzi sono diventati insopportabili per i cittadini i quali chiedono che nella zona venga riportata quella serenità che si è persa ormai da molto tempo. Infine chiediamo un impegno specifico su Piazza Garibaldi, da moltissimi segnalata come teatro di vagabondaggio: persone che consumano alcolici e che dormono sulle panchine, che si lavano i piedi nella fontana e altro ancora. Si tutti questi punti ci aspettiamo risposte concrete da parte di tutti gli operatori interessati perché non vogliamo che si creino delle “zone franche” in cui sia tollerato tutto questo”.

E’ quanto scrivono in una nota stampa Francesco Clun e Paolo Silvari, “Un’Altra Trieste” IV Circoscrizione.