Altra tegola su Gianni Alemanno, la parentopoli travolge Marco Visconti

L’assessore all’Ambiente indagato per le assunzioni preferenziali all’Atac, secondo capitolo della cosiddetta “Parentopoli” romana. Accanto a un primo nucleo di sei indagati (l’ex ad Adalberto Bertucci, il dirigente dei Servizi informatici Luca Masciola, il direttore del Personale Riccardo Di Luzio, il dirigente Vincenzo Tosques, l’ex ad Antonio Marzia e Tullio Tulli già direttore generale di Trambus Spa) compare ora anche il nome dell’ex delegato del sindaco per le Politiche abitative. Il quale era stato invitato a eleggere il domicilio circa un anno fa. Marco Visconti replica affermando che si tratta di “accuse assurde e ridicole”.

L’inchiesta è in via di conclusione ed è ancora possibile che il Pm Francesco Dall’Olio, coordinato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, decida di archiviare la posizione dell’assessore ma, nel frattempo, il suo nome risulta tra gli indagati, una nuova tegola per Gianni Alemanno dopo l’arresto del consigliere comunale Samuele Piccolo.

Le prime indagini della Procura riguardavano l’Ama con 41 persone entrate per chiamata diretta. In questo caso il management aziendale è accusato di aver accordato la preferenza a pochi candidati scelti. Come il figlio dell’ex capo scorta del sindaco Gianni Alemanno e l’ex cubista Giulia Pellegrino assunta come segretaria di direzione in staff all’amministratore delegato Marco Colletti.

Marco Visconti, 46 anni, ex Msi poi eletto nelle liste di An, è stato presidente del XIX Municipio dal 2001 al 2006 e, in seguito, vice presidente della Commissione consiliare Patrimonio.