Guai per il sindaco Alemanno in manette vice presidente consiglio comunale Samuele Piccolo

Le accuse sono pesantissime. Si va dall’associazione a delinquere al finanziamento illecito ai partiti fino all’appropriazione indebita. Un vero e proprio terremoto in Campidoglio che tocca la squadra del primo cittadino Gianni Alemanno. Agli arresti domiciliari è finito il pidiellino Samuele Piccolo (in foto) vice presidente dell’assemblea capitolina. Con lui ai domiciliari anche il padre, Raffaele, insieme ad altre quattro persone. Per la Procura romana il “capo, organizzatore e promotore” dell’associazione a delinquere è il fratello di Samuele Piccolo, Massimiliano, finito in carcere. In base all’impianto accusatorio, attraverso una serie di società sarebbero stati creati finti crediti Iva e dirottati i fondi drenati al fisco all’attività politica del vice presidente del consiglio comunale. Venerdì mattina sono scattate le perquisizioni degli uomini del nucleo di Polizia Tributaria di Roma nell’ufficio del consigliere comunale romano del PdL Piccolo in Campidoglio. Le verifiche sono partite anche sulla base di accertamenti che erano stati fatti dall’ufficio centrale antifrode dell’Agenzia delle Entrate. In particolare a Samuele Piccolo si contestano tre diversi episodi di finanziamento illecito con riferimento all’ultima campagna elettorale amministrativa. Si tratta di cene elettorali e anche l’organizzazione dei call center per il cui allestimento sarebbero stati sottratti al fisco 122 mila euro. A capo dell’organizzazione, secondo le conclusioni dei magistrati, Massimiliano Piccolo che ha avuto un ruolo di vertice insieme al padre Raffaele. Ai domiciliari anche quattro persone legate all’attività imprenditoriale dei Piccolo. Si tratta di Franco Cannone, Silvia Fortuna, Rosario Meglio e Riccardo Sorbara. Complessivamente sono 13 le persone coinvolte e indagate, tra queste anche Elena Ciaravolo, madre di Samuele Piccolo. Il giudice Filippo Steidl ha invece respinto la richiesta di arresto fatta per Ezio D’Angelo, assessore in uno dei municipi della Capitale.

Gianni Alemanno confida “nel lavoro della magistratura. Speriamo in un rapido chiarimento di questa vicenda sicuramente molto brutta”. L’opposizione invece pretende chiarimenti. “La notizia sull’arresto di Samuele Piccolo, primo dei consiglieri eletti nel PdL e vice presidente dell’assemblea capitolina getta l’ennesima ombra inquietante sull’amministrazione Alemanno – hanno dichiarato Umberto Marroni, capogruppo Pd, e Gemma Azuni, capogruppo di SeL – Chiediamo che sia fatta piena luce sulla vicenda e di verificare se siano intercorsi rapporti tra le società della famiglia Piccolo e il Comune di Roma. Pur nella presunzione di innocenza appare opportuno che il consigliere Piccolo, in attesa del svolgimento del procedimento della magistratura, si dimetta immediatamente almeno dalla carica vice presidente dell’assemblea capitolina al fine di tutelare l’istituzione”.