Montichiari, animalisti liberano cani al Green Hill

Il blitz, a conclusione del corteo che aveva preso il via alle ore 15:00 dal Palageorge di Montichiari lanciando slogan contro la vivisezione e gli esperimenti su animali. In manifestazione attivisti animalisti venuti da tutto il nord Italia in pullman che sfoggiavano una fascia nera al braccio in segno di lutto. Arrivati davanti al canile, dove sono rinchiusi circa 2500 beagle, alcuni contestatori hanno iniziato a lanciare sassi contro la struttura presidiata da polizia e carabinieri. Mentre gli agenti bloccavano però alcuni manifestanti, un altro gruppo è riuscito ad entrare ed ha aperto i cancelli attraverso i quali si sono quindi riversati altri manifestanti. Tra urla e applausi decine di cuccioli sono stati liberati e portati via mentre una decina di persone sono state fermate per accertamenti e si profila l’accusa di furto, violazione di domicilio e danneggiamento.

Prima degli incidenti, “grande stima e gratitudine” per i manifestanti era stata espresse dall’ex Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, anche a nome della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente. “Per l’ennesima volta – ha affermato – migliaia di cittadini, in rappresentanza di milioni di altri, hanno alzato la voce contro l’ultimo allevamento di cani da laboratorio rimasto in Italia, baluardo di un modo di fare ricerca superato e pericoloso anche per la salute umana. Faccio appello ai colleghi senatori perche’ approfittino dell’occasione offerta dall’art.14 della legge comunitaria 2011, che prevede, tra l’altro, il divieto di allevare sul territorio nazionale cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione. Ascoltino la voce di questi manifestanti, proprio come hanno fatto i colleghi deputati qualche settimana fa”. A favore della chiusura si è espressa anche la Regione Lombardia sottolineando però che “per chiudere Green Hill è indispensabile una Legge del Parlamento italiano, sulla quale vi sia l’assenso dell’Unione Europea”.