Premio Tropea, Einaudi, Feltrinelli e Minimum Fax in finale

Mimmo Gangemi, per Einaudi con La signora di Ellis Island, – una saga che attraversa un secolo di storia – ha ottenuto 7 voti; Benedetta Cibrario, per i tipi Feltrinelli con Lo scornuso – il destino dello scornuso, statuina tradizionale del presepio napoletano, e del pastoraio Tommaso Iannaccone dal periodo borbonico alla Seconda guerra mondiale – e Alessio Torino con Tetano, edizioni Minimum fax – ritratto di tre adolescenti che progettano una grande impresa per la loro estate –hanno ricevuto rispettivamente 4 voti raggiungendo l’ex aequo ed entrando in finale.

I 409 sindaci, alfieri della diffusione culturale sul territorio calabrese, costituiranno in tal senso il test ideale per provare come viene percepita l’innovazione offerta dal digitale.

Pasqualino Pandullo, conduttore della giornata dedicata alla scelta della terna ha aperto l’evento culturale, avuto luogo al Museo Diocesano di Tropea, presentando gli ospiti: la presidente del comitato tecnico-scientifico, Isabella Bossi Fedrigotti, per il Comune di Tropea il vicesindaco Massimo L’Andolina – che ha portato il saluto del sindaco Gaetano Vallone – i tre delegati dei rettori, Francesco Kostner per l’Università della Calabria, Melania Salazar per l’Università di Reggio e Alfredo Focà per l’Università di Catanzaro.

E come ogni anno al “Tropea” era tra gli ospiti Giuliano Vigini, tra i massimi esperti di editoria, Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Lino Daniele vicepresidente dell’Accademia degli Affaticati, e Giuseppe Meligrana segretario della stessa.

Nel corso dell’evento gli ospiti chiamati ad intervenire hanno disquisito sul significativo passaggio dalla tradizionale fruizione libraria in cartaceo al formato digitale promossa dal premio Tropea per questa sesta edizione. Si è avuto in tal modo occasione di riflettere sui pro e i contro della digitalizzazione del sapere, di ripensare al ruolo dei libri, all’importanza del loro valore pedagogico – i bambini sperimentano anche un’esperienza tattile con i libri in cartaceo per esempio –, e a quanto questa nuova modalità data dal formato elettronico potrà mutare la percezione dei libri e della lettura in genere.

Per il lettore tradizionale capace di instaurare quasi un rapporto affettivo con l’oggetto libro, accettare l’idea di non potere fisicamente sfogliare le pagine di un libro produrrà certamente delle remore, ma l’ebook per i nativi digitali, già abituati e avvezzi agli strumenti tecnologicamente più all’avanguardia, quali tablet, e-reader, rappresenta di certo il modo più naturale per approcciarsi alla lettura.

Ed è proprio in vista di questo obiettivo che il premio ha scelto di introdurre questa nuova modalità in grado di attrarre verso l’universo libro le nuove generazioni.