Napoli, Vincenza Sarnacchiaro uccisa per 60 euro presi killer

Uccisa per una misera somma e dopo che la vittima aveva accolto in casa una della banda, l’aveva rifocillata e le aveva elargito anche un’elemosina. Forse ha pagato con la vita tanta generosità.

Vincenza Sarnacchiaro, 93 anni, morì a Napoli per soffocamento lo scorso 29 marzo in un piccolo appartamento al civico 61 di via San Giuseppe dei Nudi, strada del centro storico a poca distanza dal Museo nazionale. Ex insegnante di matematica, la donna era molto conosciuta in un quartiere dove i residenti sono radicati da generazioni e tutti vivono a contatto da decenni. Uno degli assassini è stato arrestato. Si tratta di Marius Marian Lucan, un cittadino romeno parente della giovane donna che la professoressa in pensione aveva accolto nella sua casa per farle l’elemosina e rifocillarla nei giorni precedenti all’omicidio.

La donna, Petronela Lucan, è stata a sua volta fermata con l’accusa di concorso in rapina. La svolta nelle indagini è stata possibile grazie al ritrovamento da parte della Polizia scientifica di alcune impronte digitali di Lucan, una su una scatola di biscotti che conteneva documenti ed è stata trovata in un ripostiglio, l’altra su una busta di plastica trovata in una cassapanca. Gli agenti hanno anche identificato gli altri due presunti complici, riusciti a fuggire e probabilmente all’estero. La Procura sta valutando la possibilità di diffondere le loro fotografie per facilitarne il rintraccio. Dalle indagini è emerso che Petronela Lucan, accolta dall’ex insegnante che le aveva fatto l’elemosina e le aveva consentito di telefonare in Romania, si era impadronita delle chiavi dell’abitazione della vecchietta e le aveva poi fornite ai complici.

La scoperta del corpo privo di vita dell’anziana è stata fatta dal nipote, che ha poco più di 60 anni e che periodicamente le faceva visita. La Sarnacchiaro era riversa sul letto con un cuscino sul volto.