Emergenza rifiuti, appello del sindaco di Agrigento

Il primo cittadino del centro siciliano in una nota chiede ai lavoratori di “rendere dignitoso il passaggio delle processioni del Venerdì santo”.

 “A nome dell’intera città  – scrive l’amministratore – faccio un accorato appello agli operatori ecologici perché rendano dignitoso il passaggio delle processioni del Venerdì santo.

In questi difficili giorni, mi sono quotidianamente impegnato, a tutti i livelli, per trovare una soluzione al ricorrente problema del non regolare pagamento delle spettanze dei lavoratori. Ma ancora oggi le soluzioni prospettate non hanno portato alla normale ripresa del servizio. E però l’ormai imminente svolgimento delle manifestazioni pubbliche della Settimana santa, mi induce a rompere ogni indugio ed a rivolgermi direttamente ai lavoratori perché, pur non tradendo la loro giusta battaglia, possano pulire almeno soltanto le strade interessate dai percorsi della processione mattutina e di quella serale del Cristo, appassionato prima e poi nell’urna, e dell’Addolorata.

Sono sicuro che ciascun operatore vorrà, nel proprio intimo, assecondare anche la voce della propria coscienza che parla del rispetto verso quella che è sicuramente la manifestazione religiosa più suggestiva e popolarmente più sentita dagli agrigentini.

La sofferenza del Cristo e di sua Madre è, in qualche modo, simile alle tante sofferenze che molte famiglie stanno attraversando in questo momento di crisi, comprese quelle dei lavoratori che, pur prestando regolarmente la loro opera, non vengono tempestivamente retribuiti.

L’intera cittadinanza, che fin dall’inizio ha condiviso le ragioni degli operatori ecologici e non ha risparmiato critiche a coloro che hanno determinato questa situazione, saprà sicuramente apprezzare il gesto che io, con questo pressante appello, chiedo.

Non si indebolirà in tal modo la giusta lotta che si sta portando avanti, anzi sarà corroborata dalla gratitudine di un’intera cittadinanza che non vuole che a pagare le conseguenze di questa assurda situazione sia anche il sentimento religioso ed il rispetto richiesto per un’importante espressione di fede della stragrande maggioranza degli agrigentini”.