Fabrizio Pioli, il sindaco di Melicucco chieda scusa

“Trovo sconcertante che il primo cittadino di Melicucco abbia sprecato fiumi d’inchiostro per difendere se stesso e la sua amministrazione dalle accuse politiche che sono state loro mosse e non abbia usato neppure una parola per difendere la propria cittadinanza dagli attacchi ricevuti nelle ultime 48 ore. Il sindaco Nicolaci, che da due giorni si affanna a chiedere scusa “a nome dei melicucchesi”, dovrebbe invece trovare il coraggio e la dignità di chiedere scusa a tutti i suoi concittadini, per averli sottoposti, per via della propria inadeguatezza, ad una gogna mediatica senza precedenti . Il sindaco ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità e riconoscere pubblicamente che la ragione della scarsa partecipazione al corteo del 1 marzo va ricercata nella totale assenza di coinvolgimento della cittadinanza, dei partiti e delle associazioni che operano sul territorio comunale. Aveva il dovere di informare tempestivamente ed adeguatamente la popolazione, favorendo la massima presenza, e a causa della sua inerzia ha fatto passare migliaia di melicucchesi, migliaia di persone perbene, per quello che non sono. Da questa triste vicenda il Paese ne esce con le ossa rotte e con la consapevolezza, oramai generalizzata, dell’esistenza di un enorme vuoto istituzionale e politico”.

E’ quanto scrive in una nota stampa Salvatore Impusino, consigliere comunale del centro reggino, in riferimento alla fiaccolata svoltasi per la scomparsa di Fabrizio Pioli, elettrauto gioiese vittima di lupara bianca, assassinato per la relazione clandestina con Simona Napoli. Di Pioli ad oggi non è stato ancora trovato il cadavere. Impusino accusa il primo cittadino di non aver informato la cittadinanza della fiaccolata e quindi di aver esposto la cittadinanza ad una “gogna mediatica”.