Divampano le proteste in Afghanistan

Le violenze dopo il rogo delle copie del Corano nella base Usa di Bagram. A Kabul il bilancio è di due morti, uccisi dai colpi della polizia, mentre altre vittime si registrano nella provincia di Baghlan. A Kunduz sarebbero in corso scontri a fuoco tra manifestanti e polizia. Lo affermano i media locali. Un gruppo di manifestanti ha attaccato il consolato statunitense a Herat, nell’Afghanistan occidentale. Il bilancio è di almeno due morti, quattro secondo altre fonti. L’esercito è stato schierato a difesa dell’edificio. Lo riferisce la stampa locale. Nel quarto giorno di proteste, dopo il rogo di copi del Corano nella base Usa di Bagram, cortei si segnalano in diverse città del Paese. I militari italiani non sono coinvolti negli incidenti che si sono avuti ad Herat, dove un gruppo di manifestanti ha attaccato il consolato Usa. Lo riferisce una qualificata fonte sul posto. La città di Herat, capoluogo della regione ovest dove è schierato il contingente italiano, è una delle prime che, in base al processo di transizione, è stata riconsegnata agli afgani e la sicurezza spetta alle autorità locali che, allo stato, non hanno chiesto l’intervento dei soldati Nato.