Il caso del formaggio non è più solo un gioco

Il gioco si sta facendo “duro” così come doveva essere indurita (stagionata) la forma che veniva scagliata dai giocatori e che adesso è sostituita dalla ruzzola (costruita con il legno). Ma è un caso che sia diventato un “caso” (gergo locale con il quale si chiama il formaggio)? Il tradizionale gioco che a San Calogero (VV) resiste al tempo e ai tempi, è diventato oggetto di un agone non solo per gli appassionati. A scagliare la ruzzola su altre piste non più gli abituali contendenti, ma da una parte un mobiliere (titolare di del negozio 2Emme Arredo), Michele Maccarone e dall’altra il sindaco dell’amministrazione comunale Nicola Brosio. Insomma, il caso è diventato politico.  Il Maccarone accusa l’amministrazione comunale che ha emesso l’ordinanza di chiusura di alcune strade periferiche d’accesso nei fine settimana, per permettere ai giocatori di giocare indisturbati, di voler chiudere la sua attività e di mettere in pericolo la sicurezza di alcuni residenti e per protesta non ferma la sua serrata contro il provvedimento. Ad essere penalizzata – afferma Maccarone – non è solo la sua, ma anche altre attività commerciali che rischiano di fallire in questo periodo di forte crisi, perché di fatto si preclude l’accesso ai clienti.

Ultimo colpo di scena, l’invito al sindaco di dimettersi “per il bene di tutta la comunità”. Dopo il duro faccia a faccia dei due protagonisti, imprenditore e sindaco, che si è svolto nei giorni scorsi su una nota rete locale, condita il giorno dopo dalle dichiarazioni da parte del primo cittadino. Il sindaco Brosio infatti ha dichiarato, dopo essere stato interpellato in merito ad una possibile soluzione pacifica della controversia, di non voler recedere, chiarendo che l’eventuale revoca del provvedimento presuppone un intervento dell’ufficio tecnico e della polizia municipale, i quali non hanno sollevato nessun problema. A questo riguardo, Maccarone smentisce le affermazioni del sindaco affermando che “non ha ancora capito quali siano le sue funzioni e ignora o fa finta di ignorare tutte le segnalazioni in ordine alla vicenda dei vigili urbani da me chiamati e intervenuti più volte sul posto proprio per prendere atto della criticità della situazione”. E aggiunge che con il suo comportamento “sta mettendo l’amministrazione comunale nel ridicolo”; da qui l’invito al sindaco di dimettersi.