Genova insegna anche sul trasporto pubblico locale

“Siamo profondamente insoddisfatti del dibattito in consiglio regionale sul trasporto pubblico locale, che peraltro non ha condotto all’approvazione di alcun atto.

L’assessora Bonino ha rigettato qualsiasi critica rispetto al suo rapporto con Trenitalia, adducendo addirittura all’amministrazione Bresso i disagi di questi giorni dovuti all’anzianità dei convogli.

Nessuna idea espressa su una riorganizzazione dei trasporti, se non il fare riferimento al contratto di servizio e al cronoprogramma che dovrebbe garantire il bando delle gare entro quest’anno.

In più, è stato affermato che il Consiglio di Stato non ha respinto il ricorso presentato dalla Regione Piemonte contro la sentenza del Tar, che già aveva annullato le decisioni prese dalla Giunta regionale lo scorso anno sui tagli al trasporto pubblico locale. Ma ha semplicemente respinto la richiesta di sospensione, in attesa della sentenza vera e propria.

Non possiamo però non convenire che la spinta economicista deriva dal governo Monti, che chiede di tagliare le linee che non abbiano una copertura di almeno del 35% dei costi con i ricavi.

Tutte le forze politiche dovrebbero contrastare questi tagli che compromettono il diritto alla mobilità e il futuro occupazionale di molti lavoratori.

Sono 9.000 gli addetti nella nostra Regione e di questi circa 1000 rischiano il posto di lavoro. Lo sciopero di venerdì scorso delle organizzazioni sindacali era proprio sugli effetti di questi tagli.

La soluzione non è la liberalizzazione selvaggia, con successive privatizzazioni diffuse.

A questo proposito, aggiungiamo una nota sull’attualità politica delle ultime ore. Vorremmo offrire a quanti si interrogano sull’esito delle primarie genovesi uno spunto di riflessione: quali sono stati gli effetti del fallimento della privatizzazione di Amt nel corso degli anni? Quanto ha inciso il peggioramento del servizio per i cittadini e i lavoratori?

La crisi economica e dei consumi sta spingendo ad un uso sempre più intensivo dei mezzi pubblici più per necessità che per scelta: le azioni che la nostra Regione saprà mettere in campo oltre al declinare il verbo delle liberalizzazioni dovranno avere al centro il diritto alla mobilità”.

E’ quanto scrive in una nota stampa Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà Piemonte.