Genova sceglie Marco Doria

Anche il capoluogo ligure conferma il fenomeno Vendola. Di più. I genovesi cassano l’attuale sindaco Marta Vincenzi, reo della gestione non troppo efficiente dell’alluvione dello scorso anno, puntando su Marco Doria, candidato indipendente appoggiato da Sel. E’ lui il vincitore delle primarie del centrosinistra a Genova, a cui hanno partecipato 25.090 persone. Queste le percentuali definitive a schede tutte scrutinate: Doria 46.0%, Vincenzi 27.5%, Pinotti 23.6%, Burlando 1.9%, Sassano 1,0%.

“Mi aspettavo una rispondenza ad una candidatura seria che potesse cogliere sentimenti largamente diffusi” le sue prime parole. “Milano non c’entra – sottolinea il prossimo candidato sindaco – è un’onda nel paese che doveva essere percepita anche dal centrosinistra, che è fatto di un popolo che deve continuare ad avere la parola”. Doria dedica la vittoria “a tutti quelli che mi hanno sostenuto, da don Gallo al professor Ferrari. Genova non cambia volto. Vinceremo le amministrative senza populismo, parlando un linguaggio comprensibile e dimostrando disinteresse per il potere”. Nato a Genova il 13 ottobre 1957, Doria è sposato e ha tre figli. Dopo avere conseguito la maturità classica al liceo D’Oria nel 1976, si laurea nel 1981 in Storia contemporanea all’Università di Genova. Dopo il servizio militare ottiene una borsa di studio della Fondazione Einaudi di Torino. Svolge quindi un lavoro di ricerca sulla storia dell’Ansaldo, proseguito poi nel triennio 1985-1988 all’European University Institute (Firenze), dove consegue il dottorato di ricerca in storia.

Nel 1988 vince un concorso pubblico per l’insegnamento nelle scuole secondarie superiori e diventa docente di lettere all’Itis Giorgi, nella succursale di Genova Molassana. Lì insegna sino al 1995, ricoprendo per un biennio anche il ruolo di vice Preside. Nel 1995 ottiene un posto da ricercatore universitario in storia economica alla Facoltà di Economia dell’Università di Genova. Diventa poi professore associato, sempre in storia economica, e nel 2010 vince un concorso da professore ordinario, continuando a lavorare nell’Ateneo genovese.

In casa Pd il successo di un candidato esterno al partito sembra avere l’effetto di un terremoto. Il segretario provinciale Victor Rasetto è ad un passo dalle dimissioni e, almeno formalmente, farà altrettanto il segretario regionale Lorenzo Basso, che così commenta. “L’abbiamo detto dall’inizio, noi appoggeremo con convinzione la candidatura di Doria. Sarò il primo a fare autocritica per quel che concerne il nostro partito, la cosa più importante a questo punto è ripetere il copione di Milano. Su Pisapia, all’inizio, avevano puntato in pochi. Adesso è il sindaco di Milano. Noi cercheremo di far diventare Marco Doria sindaco di Genova”.