Scaffali vuoti per colpa del maltempo

Quasi un terzo (circa il 30%) degli alimentari più deperibili non è arrivato nelle zone colpite dal maltempo. Colpa (o meglio a causa) dell’effetto dello stop alle consegne con i mezzi pesanti e delle difficoltà di circolazione che hanno impedito di ripristinare le scorte, dopo la corsa agli acquisti dei giorni scorsi.

E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che a scarseggiare sono i prodotti soprattutto freschi, come ortofrutta e latticini, ma anche alimenti conservati come la farina, i sostituti del pane e i prodotti per la prima colazione, andati a ruba con l’annuncio dell’arrivo del maltempo.

Nel comparto dell’ortofrutta si segnala carenza di prodotti per ortaggi a foglia larga, scarseggiano in alcune aree bietole, cicorie, spinaci e insalate. Le difficoltà, sottolinea Coldiretti, non riguardano solo i tanti paesi isolati in cui i negozi sono chiusi o gli scaffali completamente vuoti ma anche le città.

I negozi del dettaglio tradizionale hanno problemi, a causa del gelo e della neve, a raggiungere i mercati generali all’ingrosso mentre il blocco dei tir colpisce le forniture la grande distribuzione. La Coop Adriatica, ricorda Coldiretti, ha addirittura annunciato che in caso di forti nevicate è probabile che alcuni supermercati e ipercoop chiudano in anticipo.

La mancanza di rifornimenti, a causa del gelo e della neve che hanno anche bloccato gli italiani in casa, ha provocato un taglio negli acquisti quotidiani di frutta e verdura, ma si registrano per i prodotti coltivati all’aperto rincari medi superiori al 10% anche se non mancano casi di speculazioni denunciati dalle associazioni dei consumatori.

Nel frattempo, la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), ha lanciato l’allarme. I danni per l’agricoltura superano già i 500 milioni di euro, sono al momento isolate 5 mila aziende agricole.