In piena emergenza maltempo Air One lascia viaggiatori a terra

Ecco quanto accaduto domenica 5 febbraio, all’aeroporto di Milano Malpensa, in piena emergenza freddo, neve e gelo. Alle ore 17:50 alcuni passeggeri dovevano partire con il volo AP140  MXP-SUF da Milano per Lamezia Terme (CZ). Causa ghiaccio e neve in diversi sono riuscito ad arrivare in aeroporto ma solo qualche minuto dopo le ore 17:00. Davanti al banco check-in di Air One c’erano delle persone (5 o 6, anche loro calabresi, a sentire del dialetto utilizzato) che, con molti bagagli a seguito e da imbarcare, litigavano vistosamente con la signorina del banco check e con un funzionario della compagnia Air  One. Il funzionario di Air One ha riferito di non poter più stampare la carta di imbarco. Quindi la corsa per imbarcare direttamente al banco del gate, al piano di sotto dell’aeroporto. Mancava ancora molto al decollo, il bus di collegamento in pista era fermo davanti all’uscita, con il motore acceso ma non ancora partito, l’autista del bus era ancora a terra nei pressi del corridoio di imbarco passeggeri. I viaggiatori hanno chiesto “gentilmente” alla signorina del gate di potere imbarcare ed anche lei ha risposto (a malo modo) “lei non parte, lei resta a terra”. Risultato? I passeggeri hanno dovuto pagare altri 160.00 euro per un volo Alitalia verso Roma e proseguire poi, sempre con Alitalia, verso Lamezia Terme.  L’AZ 1023  delle ore 19:25 con arrivo a Roma Fiumicino alle ore 20:40 e il  Roma Fiumicino-Suf , l’AZ 1173  delle ore 21:40 con arrivo a Lamezia Terme in Calabria alle ore 22:50. Ritardo alla partenza, freddo pungente, stanchezza per i disagi e arrabbiatura procurata dalla gentilezza targata personale Air One. A cosa serve la gentilezza a bordo degli aeromobili quando a terra gli altri rovinano l’immagine e la credibilità della compagnia? Mentre nei telegiornali si parlava di morti per il grande freddo, di neve a tonnellate, di ghiaccio e allerta meteo, c’era chi, a Malpensa, non aveva nessun minimo senso di umanità, di comprensione e di apertura mentale in rapporto alla situazione meteo straordinaria.