In biblioteca a Trento si discute di Grandi speranze

E’ il nuovo romanzo che verrà discusso  dal gruppo di lettura del mercoledì in Biblioteca comunale. Il confronto sul romanzo di Charles Dickens comincerà mercoledì 8 febbraio alle 17.15 in sala studio, al 1° piano della sede centrale, in via Roma. Verranno esaminati i primi 29 capitoli.

A duecento anni dalla nascita del grande e popolare scrittore inglese si poteva riscoprirne l’importanza scegliendo di analizzare “Tempi difficili”; invece, si è preferito, anche per contrastare il clima pessimista di questo periodo, scegliere una delle sue opere più riuscite, nonché una delle più popolari (ebbe più di 250 adattamenti sul palcoscenico e sullo schermo).

In lingua originale il romanzo si chiama  “Great Expectations”, che alla lettera si tradurrebbe come Grandi Aspettative. Non speranze quindi, ma più precisamente qualcosa che ci si aspetta e che talvolta, e qui sta il Dickens-pensiero, si rivela essere un’illusione. Sembra questione formale quella del titolo, ma non è così se si considera quanto scrisse Chesterton: “Tutti i libri di Dickens portano il titolo Great Expectations, e sono pieni di una aspettativa fatta di niente, eppure ardente.”

Infatti non è facile e povera di problemi nemmeno la vita di Pip, il protagonista del romanzo che fu pubblicato a puntate, settimana dopo settimana, sul “All the Years Round” nel 1860. Una storia che narra la misteriosa fortuna che la sorte assegna al giovane orfano, e le sventure e le sofferenze che segnano il suo percorso esistenziale.

Copie del libro sono a disposizione presso il punto di prestito di sala Manzoni.