Assurdità a Napoli denunciati oltre 400 tassisti

Quattrocentoquarantuno tassisti napoletani sono stati denunciati dalla polizia municipale per il reato di interruzione di pubblico servizio. Si tratta in maggioranza dei tassisti che dall’11 al 17/1 hanno occupato piazza del Plebiscito per protestare contro le liberalizzazioni.

Tra le varie proposte in discussione, sembrerebbe in queste ore prendere piede una proposta avanzata dalla Cgil. “Chiederemo al sindaco Alemanno lo scioglimento dei turni per 15 giorni. Così faremo vedere una volta per tutte che i taxi nella Capitale sono più che sufficienti”, ha detto il segretario di Unica-Cgil Taxi, Nicola Di Giacobbe, dal palco allestito al Circo Massimo. Il sindacalista ha chiesto all’assemblea un parere su questa proposta e la folla dei tassisti, radunata nell’ex stadio romano, ha accolto favorevolmente al grido di “sì”. A Bologna, intanto, si è sciolta nel primo pomeriggio tra gli applausi, davanti all’ingresso di palazzo d’Accursio, la manifestazione dei tassisti. “Abbiamo avuto un incontro schietto e positivo con il sindaco”, hanno spiegato i rappresentanti della delegazione bolognese salita a colloquio con il primo cittadino, Virginio Merola.

“Merola ha detto – hanno raccontato ai colleghi i tassisti che hanno parlato con il sindaco per poco più di un’ora – che si impegnerà, insieme agli altri sindaci, perché tengano in capo a sé le licenze e queste non siano avocate alla authority”. Comunque, in attesa del testo del decreto sulle liberalizzazioni, i tassisti hanno concluso l’assemblea e si sono dati appuntamento per il pomeriggio nel parcheggio dell’Estragon, al Parco Nord, dove era partita la marcia in mattinata. Tra le proteste dei tassisti in tutta Italia, spicca la scelta dei tassisti di Trento che non hanno aderito allo sciopero nazionale della categoria, soprattutto per non fare mancare il servizio ai disabili, per i quali hanno convenzioni con la Provincia autonoma. Hanno però manifestato per un’ora, dalle 10 alle 11, per spiegare le loro ragioni, garantendo anche in quello spazio di tempo i servizi per i disabili. A farsi portavoce è Rolando Beatrici, presidente di una delle società locali. “A Trento – ha spiegato – siamo in tutto 40 taxi, uno ogni circa 2.700 abitanti, e a 40 siamo arrivati negli ultimi due anni e mezzo, perché eravamo 34. Sono numeri sufficienti”.