La mobilitazione delle maestranze forestali prosegue nonostante le festività

“E’ stato già un Natale amaro per i 3200 lavoratori forestali dei Consorzi di Bonifica”.E’ quanto s’apprende da un documento della Flai-Cgil Calabria, che fa il punto della complessa quanto controversa situazione in cui versa il Settore della Forestazione regionale.

 Già le tredicesime dei lavoratori – si legge ancora nella nota – non sono state erogate – e le mensilità di novembre e dicembre 2011 verranno liquidate a gennaio 2012.

“Avevamo, dopo una lunga fase di mobilitazione, raggiunto un accordo che prevedeva il pagamento della tredicesima mensilità entro il 22 Dicembre 2011, ed ancora una volta l’accordo non è stato rispettato. Ancora una volta – proseguela Flai- l’alibi per non saldare le competenze ai lavoratori viene trovato nel patto di stabilità. Dimenticando, o forse ignorando del tutto, che i lavoratori hanno sforato il patto di stabilità con le proprie famiglie, con i propri figli, con i propri impegni di vita.La Giunta Regionaledella Calabria, oltre a non avere una proposta politica per il settore, dimostra di avere poco considerazione e poco interesse per i lavoratori e per i loro diritti e le loro aspettative – rileva ancorala Flai-Cgil”.

”Il senso di responsabilità dimostrato dai Sindacati nella sottoscrizione dell’accordo del 28 novembre scorso conla Presidenzadella Giunta regionale della Calabria, e di quelli antecedenti, sottoscritti con l’Assessore alla forestazione, non ha avuto riscontri adeguati da parte degli organismi istituzionali regionali. Ciò è, innanzitutto, evidente dalla proposta di bilancio di previsione per l’anno 2012, all’interno della quale si consuma un ulteriore attentato alla sopravvivenza del settore Forestazione calabrese”.

E’ quanto sostengono, in una riflessione congiunta, le sigle sindacali di categoria di Flai-Cgil, Fai -Cisl e Uila Uil della Calabria.”Il Piano attuativo degli interventi per il settore forestale tradizionale, per il 2011, prevedeva un impegno per cofinanziamento di spesa della regione Calabria di 70 milioni di euro,18 inmeno rispetto al 2010, già insufficiente a coprire le esigenze finanziarie dell’intero anno corrente. Il piano attuativo degli interventi riferibili all’ex- fondo sollievo per il 2011 prevedeva un impegno di spesa di 20 milioni di euro,10 inmeno rispetto a quelli necessari.

Da qui l’assunzione di responsabilità di far ricorso alla cassa integrazione, nell’intesa che per il prossimo anno la programmazione di spesa sarebbe stata adeguata alle reali necessità”. ”Accade, invece – sostengono i Sindacati – che per il 2012 la disponibilità inserita in bilancio sia ancora più bassa: appena 56 milioni di euro per il fondo tradizionale, e soltanto 18 milioni di euro per l’ex fondo sollievo. E’ evidente che queste cifre renderanno la già difficile situazione del settore ancor più critica nel prossimo anno”.

Nonostante la festività, continua la protesta e lo stato di agitazione dei lavoratori Afor contro la cassa integrazione per i lavoratori forestali dei cantieri e degli uffici. Intanto, anche l’Ufficio provinciale di Crotone dopo gli Uffici di Reggio, Cosenza e Bovalino e del Centro Radio Regionale è in stato di assemblea permanente. L’intera struttura tecnico/amministrativa ed operativa Afor sul territorio è quindi ferma. D’altra parte, va rilevato come l’attività sarebbe ferma ugualmente per via della cassa integrazione disposta per tutti i dipendenti. Certamente, è una festività amara per i lavoratori, colpiti all’improvviso da un provvedimento di cassa integrazione dai contorni indefiniti.

Per la segreteria regionale Ugl-agriforestali, la forte adesione dei lavoratori alle iniziative di lotta, con il blocco dei più importanti uffici forestali della regione,  esprime un forte dissenso di operai ed impiegati Afor verso il provvedimento e la giusta preoccupazione per il futuro loro e delle loro famiglie. Un futuro, posto a rischio da evidenti carenze progettuali e gestionali del settore.La Ugl, che ha contestato sia il metodo che il merito dell’accordo, ritiene la scelta della cassa integrazione per “fine fondi” sbagliata nei tempi e nei modi.

Si è scelto di scaricare sui lavoratori una lunga serie di errori, sprechi e politiche settoriali inadeguate col rischio di affossare definitivamente un comparto che andrebbe invece rilanciato sia per la tutela del territorio e del patrimonio boschivo calabrese e sia come primario volano di sviluppo ed occupazione diretta ed indotta.

La difficile situazione economica, avrebbe consigliato una ripartizione equilibrata degli sforzi a partire da una drastica riduzione dei costi di gestione e di funzionamento e forse una gestione attenta ed oculata delle risorse avrebbe potuto evitare l’attuale stato di grave crisi finanziaria in cui si dibatte l’Ente, già sciolto ed in fase di liquidazione commissariale  dal 2007. Perla Ugl, è ancora possibile un approccio diverso e più equilibrato alle problematiche del settore, con una rivisitazione riguardo l’attuale utilizzo della cassa integrazione ed è altresì necessario, anche per ipotizzare credibilmente un turn-over della forza lavoro, aprire un serio confronto progettuale capace di porre basi solide per costruire un futuro diverso e migliore del settore forestale calabrese.

Da parte sua, l’Assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione, Michele Trematerra, è intervenuto sul provvedimento di entrata in Cassa Integrazione relativa agli Operai Idraulico Forestali in servizio presso l’Afor ed i Consorzi di Bonifica. “Il provvedimento, che riguarda anche la componente impiegatizia, – ha informato Trematerra – si inserisce in un più ampio quadro di interventi tesi alla razionalizzazione del lavoro e delle risorse finanziarie a disposizione del comparto della forestazione, proprio per il rilancio dello stesso.

L’attuale Governo Regionale ritiene di strategica importanza la riorganizzazione e la valorizzazione del settore tant’è che l’iter legislativo, che coinvolge anche le politiche della montagna, è stato da tempo proficuamente avviato e, ben presto, dovrebbe portare alla tanto attesa approvazione della legge di riforma.

L’avvio della cassa integrazione guadagni per ‘fine fondi’, resasi necessaria per il mese di dicembre, rappresenta pertanto solo una tappa del ben più articolato percorso di crescita che questo settore aspetta da troppo tempo e che questa Giunta Regionale vuole assolutamente favorire. Si è trattato – ha concluso Trematerra – di una scelta molto dibattuta in quanto estremamente importante per il futuro, assunta nella consapevolezza che questa non avrà alcuna ripercussione in termini occupazionali, e condivisa soprattutto con la gran parte della componente sindacale costruttiva e responsabile di questa regione, con la quale il dialogo sulle possibili soluzioni alle numerose criticità continuerà ad essere aperto e continuo”.