Poliziotto romano sequestra un quindicenne a scopo di estorsione

Debiti di gioco alla base del gesto sconsiderato di una agente di polizia laziale. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma insieme a quelli del Gruppo di Ostia e della stazione carabinieri di Palombara Sabina hanno liberato nelle campagne di Palombara Sabina un 15enne sequestrato questa mattina a scopo di estorsione mentre stava andando a scuola.

I genitori del ragazzo avevano ricevuto una serie di telefonate anonime con cui veniva richiesto il pagamento di un riscatto di 75 mila euro per ottenere la liberazione del figlio. A questo punto si sono rivolti ai militari che hanno avviato immediatamente le indagini per localizzare e liberare il minore. Nel primo pomeriggio è stato organizzato un incontro con gli ignoti sequestratori nel corso del quale il padre avrebbe dovuto consegnare il riscatto richiesto. Il padre P. M:, 51 anni, è titolare di un’azienda edilizia di Palombara.

Nel momento della consegna del denaro sono intervenuti i militari che hanno liberato il 15 enne e bloccato l’autore del sequestro. Si tratta di un poliziotto di 44 anni, armato di pistola e con il volto coperto dal passamontagna. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che l’uomo abbia agito da solo, spinto dal bisogno di procurarsi denaro per fare fronte ad una precaria condizione economica dovuta a debiti da videopoker.

Nel corso del sequestro, il minore era stato legato mani e piedi e tenuto segregato in un casolare di campagna. Le indagini che hanno consentito la liberazione del minore sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma.