Indipendenza della Padania

E’ il tema rilanciato dalla Lega Nord che ha annunciato a riapertura del “parlamento padano” a Vicenza. Ad illustrare la nuova strategia della Lega è un fondo di Carlo Passera sul giornale del partito, che cita innanzitutto un colloquio avuto con Umberto Bossi nella sede milanese a via Bellerio. “Occorre ragionare su una possibile indipendenza condivisa – afferma il leader del Carroccio – Occorre pensare a una trattativa tra le aree del Paese, perché è ormai evidente come così non si possa proseguire”.

Secondo il quotidiano del Carroccio “siamo ad uno snodo politico importantissimo: prevedibilmente – questo temono certi poteri, che infatti da settimane hanno stretto le maglie dell’informazione così da operare un lavaggio del cervello di massa – la Lega richiamerà presto a sé consensi crescenti di una Padania (e non solo) che rischia di essere, tanto per cambiare, pesantemente bastonata da misure economiche dettate dall’emergenza. Ma che non risolvono affatto – anzi persino aggraveranno – il motivo di fondo della crisi italiana: la mancata soluzione del difficile rapporto Nord-Sud, il galleggiamento, pur nella tempesta finanziaria, delle solite aree di parassitismo e clientelismo. L’eterno gattopardo nostrano, insomma”.

Al “parlamento” prendono parte tutti i militanti “dai sindaci fino ai massimi dirigenti” nazionali ed europei. L’organizzazione è stata affidata a Roberto Calderoli. L’ex ministro che con l’insediamento del governo Monti ha mollato i panni del “mediatore”. “E’ finito il tempo di una Lega moderata”, tuona. “Abbiamo dimostrato prudenza, saggezza ed equilibrio; ora riportiamo il potere costituente in mano al popolo”.