Scopelliti vuole rilanciare il Porto di Gioia Tauro

A sostenerlo è la vice presidente della Regione Calabria, Antonella Stasi. “I nostri sforzi ed il percorso di rilancio sono stati approvati da tutto il comitato portuale che nell’ultima seduta ha condiviso la necessità di realizzare un documento di sintesi che raccolga i diversi punti evidenziati da quasi tutti gli attori coinvolti: istituzioni, enti locali, e soprattutto lavoratori e parti sociali. Questo documento sarà formalizzato nell’incontro che si terrà presso la Presidenza della Giunta regionale, e poi consegnato nel corso dell’incontro con il Governo nazionale. Appaiono perciò pretestuose le affermazioni della Cigl, sindacato che, anche a Gioia Tauro, dimostra di perseguire altri fini e non gli interessi dei lavoratori. Il Presidente Scopelliti ha un idea ed un programma chiaro per Gioia Tauro, così come evidenziato più volte, che prevede l’individuazione e l’avvio di attività complementari al transhipment assieme alla programmazione e alla pianificazione dello sviluppo retro-portuale, che fino ad oggi sconta irresponsabili ritardi, e su questo in passato poche volte abbiamo sentito la Cigl avanzare proteste. Ma prima di tutto – ha sottolineato la Vicepresidente Antonella Stasi – in questo momento, occorre rafforzare il transhipment. Gioia Tauro potrebbero godere di un importante incremento proveniente da una fiducia ed un lavoro serio e costante che Msc continua a svolgere sul porto calabrese e che a conclusione dell’avviata interlocuzione tra il Presidente Aponte ed il Presidente Scopelliti potrebbe portare per la Calabria risultati importanti non solo per le attività di trasbordo ma anche per la logistica e la crocieristica”.

“A questo si aggiunge che, tendenzialmente, i prossimi tre anni – aggiunge la Stasi – secondo importanti studi di settore, saranno decisivi per decidere quali porti di transhipment resteranno sul mercato, visto che oggi Gioia Tauro, Taranto e Cagliari soffrono una grave crisi mentre entro il 2015 è previsto un incremento di traffico di trasbordo importante, che potrebbe finalmente cambiare lo scenario attuale. Ma il problema è come resistere e come poter captare questo importante incremento di volumi”.

“Allo stato la minaccia maggiore per Gioia Tauro – osserva – è costituita dalla concorrenza degli attuali e nuovi porti, non italiani ovviamente, i quali, offrendo condizioni economiche competitive, potrebbero “scippare” i traffici di Gioia Tauro e degli altri porti italiani. Senza un’azione immediata è probabile che il Nord Africa diventerà la capitale dei porti di transhipment nel 2015. Ecco perché è importante intervenire con un azione strategica, attraverso un percorso già avviato al tavolo con il governo nazionale, che con il buon senso di tutte le parti e un’azione coordinata regionale da un lato ha scongiurato il licenziamento di circa 500 unità lavorative dell’azienda Mct, concessionaria delle banchine del porto, e dall’altro ha consentito all’autorità portuale di poter concedere la riduzione delle tasse di ancoraggio che ha dato buoni risultati. Oggi bisogna continuare a lavorare a quel tavolo nazionale al fine di poter promuovere ulteriori provvedimenti finalizzati a favorire una riduzione sostanziale del gap competitivo rispetto ai porti africani, in attesa del paventato incremento di volumi. Ecco perché – conclude Antonella Stasi – appare quanto mai opportuna la lettera del Presidente Scopelliti inviata tempestivamente al neo Ministro Passera. Il tempo è prezioso e non possiamo più perderlo con chi non ha a cuore gli interessi dei lavoratori calabresi e del territorio calabrese ma persegue solo finalità politiche”.