Concorrenza sleale dei negozi cinesi a Crotone

Le vie della città, quelle centrali naturalmente, sono più belle anche la domenica con i negozi aperti e le vetrine illuminate e contribuiscono a non annoiare quanti camminano sui marciapiedi potendo fermarsi ad ammirare le ultime novità della stagione in fatto di abbigliamento. Per l’occasione ci si incontra con amici e parenti che nei giorni lavorativi solitamente rimangono in casa. Ci si scambia i soliti convenevoli, si domanda come stanno gli altri parenti ed amici che non si incontrano da tempo. Man mano che la discussione si allunga il discorso scivola sul solito argomento della  disoccupazione. È a questo punto che l’espressione di chi sta parlando ed ascoltando si fa alquanto seria, giacché ogni famiglia crotonese convive con un disoccupato. Riferendosi al negozio le cui vetrine avevano attirato l’attenzione non si meravigliano che le uniche persone all’interno sono le commesse ed il proprietario che, ad un certo punto, esce dal negozio e si inserisce nella discussione per affermare che ormai la crisi a Crotone sta investendo tutti, commercianti compresi che non riescono a fare fronte alle spese di gestione e sono costretti a chiudere.

Quanto afferma il commerciante è vero, come si evince dalla continua dismissione di attività commerciali.

Ciò che continua ad essere fiorente a Crotone è, invece, l’abusivismo e la continua apertura di negozi cinesi. Ad ogni negozio gestito da crotonesi che chiude, se ne apre un altro con l’insegna cinese che vende di tutto.

Ai cinesi si sommano gli extra comunitari che con i loro banchetti sparsi per le vie cittadine mettono in atto una concorrenza sleale giacché non pagano né fitto dei locali, né tasse comunali.

Cinesi ed extra comunitari, in queste condizioni contribuiscono ad allargare la disoccupazione.

La tolleranza, l’accoglienza, devono essere insiti in tutti i cittadini ed è giusto accogliere questa gente. Ma è altrettanto giusto far presente, maggiormente agli ambulanti abusivi, che la concorrenza sleale provoca malcontento tra i regolari che pagano tasse e fitti di locali.

Le autorità comunali dovrebbero, di fronte a tanta sperequazione commerciale, intervenire per una giusta regolamentazione. È quanto dovrebbe fare a breve l’Assessore alle attività produttive del Comune di Crotone, Anna Melillo che, interpellata del caso, ci ha risposto che la giunta sta mettendo in essere un piano per regolamentare l’abusivismo e creare nuovi mercati rionali. Fra qualche settimana la intervisteremo di nuovo per sapere dalla viva voce dell’Assessore a che punto è arrivata la “lotta” all’abusivismo.