Giunta comunale vibonese dal sapore fascista e mafioso

E’ pesante la reprimenda che viene da più parti nei confronti dell’amministrazione comunale di Vibo Valentia, rea non solo di aver abbandonato la città al suo destino, ma anche di aver messo in campo un teatrino politico che non rende giustizia alla cittadina calabrese con un PdL che litiga su tutto, in particolare su come accaparrarsi le poltrone e gli incarichi mentre le casse del Comune sono in rosso.

Ancora più “pesante” si è fatta l’aria a palazzo Luigi Razza dopo l’aggressione dell’assessore Nicolino La Gamba al consigliere di minoranza Marco Talarico, che si è conclusa con l’arrivo dei Carabinieri a palazzo Luigi Razza mentre era in svolgimento il consiglio comunale.

A mettere il dito nella piaga sono i Comunisti Italiani che denunciano come si avverta “il sapore dei “migliori” stati di regime fascista. Un clima da regime che si respira anche in consiglio comunale, viste le ultime vicende che hanno riguardato la quasi aggressione fisica fatta nei confronti di un consigliere di minoranza, nel momento in cui ha mosso critiche verso un assessore, metodo dal sapore fascista e mafioso”.

Parole pesanti come macigni che rendono perfettamente l’idea di una condizione insostenibile che deve portare a due strade: o le dimissioni del sindaco e nuove elezioni oppure un cambio di rotta vistoso con l’azzeramento della giunta ed in primo luogo la rimozione dell’assessore che ha aggredito il consigliere Talarico.

Avrà Vibo valentia uno scatto d’orgoglio? E’ l’auspicio nell’interesse della Città e dei Vibonesi.