A mezzanotte onda di piena del Po

Ore contate ed il grande fiume dovrebbe raggiungere la piena. Le prime stime parlano di 1100 metri cubi al secondo, la metà di quanto misurato nel 2008. Dopo il vertice tra il presidente Antonio Saitta e Paolo Foietta, responsabile della Protezione Civile della Provincia di Torino, alle ore 18:00 ne seguirà un altro in Prefettura.

Preoccupa anche l’ingrossamento della Dora Riparia, che ha reso necessaria  la chiusura definitiva al traffico dei ponti di piazza Fontanesi e di via Bologna, dal momento che l’acqua è a pelo delle strutture. Aperti invece i vicini ponti di corso Giulio Cesare e di corso Regio Parco. I locali dei Murazzi, invece, sono quasi completamente sommersi e anche le vie del capoluogo deserto sono parzialmente allagate. In queste ore si sta lavorando per drenare quanta più acqua possibile per consentire la circolazione delle auto. Infine, è di nuovo possibile transitare sul raccordo che porta all’aeroporto di Torino-Caselle, dopo che l’allagamento del tratto da corso Grosseto fino all’innesto con la tangenziale lo aveva reso impraticabile.

In via precauzionale, una settantina di pazienti della sede Birago di Vische dell’ospedale Amedeo di Savoia sono stati spostati dai piani più bassi a quelli più alti e in altre strutture mediche cittadine (Cottolengo, Maria Vittorio e San Giovanni Bosco). E’ stato sgomberato anche il canile municipale di via Germagnano, dove sono vivono una novantina di animali, che ora saranno ospitati dalla struttura Enpa e dal Canile Rifugio di strada Cuorgnè.

La straordinaria piena ha richiamato sul Lungo Po una folla di “turisti dell’alluvione”, come li ha definiti il presidente della Regione Roberto Cota. Il governatore e Gabrielli hanno rinnovato l’invito ai cittadini a spostarsi dalle proprie abitazioni solo se “strettamente necessario, evitando di sostare in prossimità di corsi d’acqua, ponti, sottopassi e in tutte le altre zone di oggettivo pericolo”.

“La situazione è in equilibrio ma l’allerta meteo durerà ancora fino a tutto domani”, ha riferito Cota. Secondo l’ultimo bollettino diffuso dall’Arpa le situazioni di criticità nelle prossime ore riguarderanno principalmente le zone tra Valsusa, Chisone, Pellice e Po, il Cuneese e la valle Tanaro. Nelle aree restanti del Piemonte la criticità è scesa a livello 2. Ma le precipitazioni persisteranno fino alla giornata di martedì raggiungendo picchi di varia intensità.