Le donne raccontate nel diario di Eva

Sarà “Il diario di Eva” a chiudere la rassegna teatrale “Commedie nell’arte” il 25, 26 e 27 ottobre alle 21, presso il Centro culturale Elsa Morante di Roma.  L’ingresso, come per tutti gli spettacoli della rassegna, è gratuito.

Chi era davvero Eva? Per lei il posto dove viveva era davvero il Paradiso o moriva di noia?  Eva, in fondo, voleva solo un po’ di compagnia e che qualcuno avesse bisogno di lei.

“Il diario di Eva” è scritto e diretto da Fabio Mureddu, sul palco Giordana Morandini e Fabio Fusco, musiche dal vivo di Aldo Roma, aiuto regia Ruggero Lorefice.  Lo spettacolo mette in scena, con una semplice ma efficace ironia, un excursus del genere femminile nella storia, partendo da Eva, la biblica prima donna, la peccatrice, colei che per prima è stata sedotta e ingannata dalla tentazione, passando per la donna del dopo guerra, del miracolo economico fino ai giorni nostri.

La pièce si ispira alla Eva descritta da Mark Twain: una giovane chiacchierona, vanitosa, fastidiosa nel suo voler essere costantemente protagonista, ma sicuramente ingenua. Questa Eva, questo suo modo di essere, diventa un filo che accomuna le altre donne, concepite quasi come una diretta progenie.

Eva diventa dunque “l’ava” dell’universo femminile portato in scena che non solo porta lo stesso nome, ma è anche vittima inconsapevole della tentazione. Una tentazione che non ha più la forma del serpente, ma è più subdolo: il mercato.

“Tu compri una confezione di Eva come lava con perborato sì ma stabilizzato. Dentro ci trovi una delle famose mele dei desideri, le mele Mira Lanza… tu la mangi. Da quel momento tu donna partorirai con dolore, i tuoi desideri dipenderanno da tuo marito e lui sarà il tuo padrone…”.