La Sicilia perde i treni di notte

Dal prossimo 11 dicembre, nell’Isola non circoleranno più treni dalle 23 alle 5 del mattino. L’abilitazione delle linee – così come si dice in gergo – passerà da 24 a 18 ore giornaliere. La denuncia arriva dalla Fit-Cisl, secondo cui la decisione del gruppo Fs riporterebbe “la Sicilia indietro di almeno un secolo”. Inevitabili, se dovesse essere confermato questo orientamento, sarebbero le ripercussioni e i disagi per i lavoratori e passeggeri. In base alle prime stime fornite dal sindacato, salterebbero innanzitutto circa 40 posti di capostazione. Mentre i pendolari avrebbero serie difficoltà a raggiungere città come Palermo e Catania. Va comunque detto che i treni attualmente inseriti nella fascia oraria 23-5 potrebbero essere spostati, ma il rischio di soppressione è più che concreto. Tra i treni in bilico: il Catania-Palermo delle ore 02:40, l’Agrigento-Palermo delle ore 04:40, il Ragusa-Caltanissetta delle ore 04:20, il Caltanissetta-Palermo delle ore 04:39, il Catania-Messina delle ore 02:40, il Messina-Catania delle ore 0:30, il Ragusa-Catania delle ore 04:20. Senza contare che gli imprenditori non potrebbero più movimentare merci su rotaia, dato che di solito questi treni viaggiano nelle ore notturne. Tutto ciò si aggiunge ad una rete ferroviaria alimentata per 578 chilometri su 1.378 ancora a diesel (dunque non elettrificata), in parte non utilizzata e soprattutto un’offerta carente.