Allegoria della fortuna per il Festival Grock Città di Imperia

Sabato 15 ottobre, alle ore 21:00, in Piazza Dante, ad Imperia, si chiude la 7° edizione del Festival Grock diretto da Sergio Maifredi, con “Allegoria della fortuna”: uno spettacolo di uno dei più eclettici e famosi inventori di grandi eventi di piazza, Valerio Festi, le cui creazioni hanno fatto il giro del mondo, in oltre 200 città fra Parigi, Mosca, Madrid, Tokyo, Hong Kong, Praga, Houston, Reykjavik e Torino (dove ha firmato parte della Cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali). Un grande evento che ben esprime lo spirito di un Festival, che in sette anni è riuscito sia a stringere un forte legame col territorio sia a volgere uno sguardo attento al panorama artistico internazionale. Passato e presente, Italia ed Europa, ecco infatti i quattro “punti di ancoraggio” di “Allegoria della fortuna”: da una riflessione sull’edizione contemporanea di una “Festa Barocca” di origine italiana, questo lavoro si proietta fuori dai confini nazionali attraverso la figura del grande inventore della “scena barocca” Giacomo Torelli, creatore dei “meccanismi dell’illusione scenica”, che per secoli hanno dettato legge nella “macchineria” teatrale di tutta Europa. Tra i suoi temi più cari, il riferimento costante alle “Allegorie della Fortuna”, di cui non esiste documentazione della messa in scena: si è partiti quindi dai sui scritti per comporre un lavoro originale – a Imperia in prima nazionale – “cucito” sulle caratteristiche di Piazza Dante e che avrà il sapore di una colorata ed emozionante “Festa Teatrale”. La Fortuna è il soggetto, la grande protagonista dello spettacolo. E “grande” è anche la misura degli oggetti che si muoveranno tra gli spettatori, in un susseguirsi di apparizioni magiche e capaci di destare stupore e meraviglia. Acqua, terra, fuoco e aria prenderanno forma sulla scena attraverso i movimenti di danzatrici e acrobati dai costumi raffinati, le affascinanti e composite macchine spinte a mano come in un rito antico, sfere colorate che si libreranno sulle teste del pubblico, le lingue di luce dei fuochi d’artificio e le note di una musica suggestiva. Contemporaneamente la facciata del Comune si colorerà  delle proiezioni a corredo della parola recitata. Fortuna poggia col piede destro su di una sfera che rappresenta la terra, che è anche posta sul suo capo. Poggia col piede sinistro sull’acqua, poiché presiede a tutti gli elementi. Essa riluce di tutti i colori lunari e, quale regina del firmamento, si copre di un manto stellato. Sul grembo reca una luna, i cui raggi magici fertilizzano il terreno: due falci di luna sono posate sul sesso e su di un seno: l’altro è nutrito da una stella. Uno spettacolo monumentale a conclusione di questa edizione 2011 del Festival Grock quindi, il cui omonimo premio – nato grazie all’Amministrazione Comunale della Città di Imperia e affidato a Sergio Maifredi per celebrare l’arte dell’indimenticabile clown Grock – verrà assegnato l’8 ottobre ad un altrettanto imponente artista contemporaneo, Paolo Villaggio. Grock, nome d’arte di Charles Adrien Wettach, nato in Svizzera nel 1880, consacrato “Re dei clown” all’Olympia di Parigi nel 1919, fu una vera e propria star internazionale dall’inizio del Novecento fino al suo addio alle scene nel 1954. Un artista straordinario, giocoliere, equilibrista,  acrobata, musicista in grado di suonare un gran numero di strumenti, che rivoluzionò il concetto di “clown”. La città di Imperia è legata a doppio filo alla memoria di questo grande artista; infatti Grock, grazie alla moglie italiana, si innamorò della città ligure dove nel 1920 fece costruire una villa che divenne la sua residenza stabile fino al 1959, anno della sua morte. Il Festival Grock vuole perpetuare la sua memoria e far diventare Imperia un polo d’attrazione per tutte le realtà produttive legate al circo e alla comicità. Il Festival Grock è sostenuto dalla Regione Liguria, dalla Fondazione Carige, dal Comune di Imperia e dalla Provincia di Imperia. In collaborazione con Azienda Speciale della C.C.I.A.A. Promimperia e Fondazione Gaber.