Padre Fedele dorme come un barbone sotto un ponte di Cosenza

Prima il carcere con l’accusa di violenza sessuale, poi il processo e la condanna a nove anni e tre mesi in primo grado. Ora e’ rimasto senza tetto e padre Fedele Bisceglia, come tutti continuano a chiamarlo nonostante la sospensione a divinis, ha scelto di dormire sotto un ponte di Cosenza. L’ex francescano, sempre attivo nelle opere di bene sia nelle missioni che nella sua citta’, ha deciso di seguire ”la strada del poverello d’Assisi. Intendo continuare a stare qui” . I parenti lo hanno accolto negli ultimi quattro anni, ma padre Fedele non vuole pesare oltre sui suoi familiari. ”Loro -racconta- sono drammaticamente sconvolti dalla mia scelta. In questi giorni e’ venuto anche mio fratello dall’America e sta cercando di convincermi a tornare in una sistemazione sicura”. Padre Fedele oggi ha 74 anni, il suo materasso e’ sistemato su una brandina per evitare l’umidita’ notturna, accanto a quello dei ”suoi” poveri Marco, Graziella, Antonio ai quali ogni sera porta la pizza e chiede di pregare insieme a lui. Per ”il monaco”, come viene chiamato ancora da molti a Cosenza, non e’ difficile trovare da mangiare per se’ e i suoi compagni di poverta’. ”La gente mi ferma continuamente per strada -dice- e se entro in un bar o in un ristorante non pago mai perche’ c’e’ sempre qualcuno che lo fa per me”. Nonostante abbia diritto alla pensione di insegnante, la versa interamente all’associazione dei poveri da lui fondata. Aveva chiesto ospitalita’ anche all’Oasi francescana, la struttura costruita con le donazioni del fedeli, ma gli e’ stata negata. L’ex frate francescano ha scritto ai suoi superiori. Oltre a lui lo hanno fatto anche gli ultras del Cosenzacalcio, sempre vicini al monaco. Chiedono che qualcuno dei confratelli accolga padre Fedele Bisceglia. ”Aspetto che loro reagiscano” risponde l’ex francescano, che non rifiuterebbe la proposta di una sistemazione piu’ comoda. Piu’ volte padre Fedele ha sollecitato i membri della chiesa locale, tramite molte lettere inviate ai suoi superiori e al vescovo di Cosenza Salvatore Nunnari. L’ultima l’ha scritta alla fine di luglio da Medjugorie. Oltre che al presule, ha scritto una lettera anche alla suora che lo ha accusato di violenza sessuale. L’ex frate si dice ”molto dispiaciuto dal comportamento dei miei confratelli” ed e’ sempre convinto di un ”complotto” ordito nei suoi confronti. Giovedi’ partira’ di nuovo per il santuario mariano. ”Chiedero’ alla madonna – conclude – di darmi ispirazione e parlarmi, di dirmi se la scelta che ho fatto e’ quella giusta”.