Cinquefrondi, scoppia la patata bollente Comunità Montane

“La Fp Cgil è venuta a conoscenza che il presidente della comunità montana, in maniera unilaterale e in perfetta solitudine, ha disposto la modifica dell’orario di lavoro settimanale dei lavoratori dipendenti dell’ Ente. Nel precisare che l’organizzazione del lavoro è materia di contrattazione e nessuna decisione può essere assunta in assenza di contrattazione integrativa, da istruire secondo i dettami contrattuali e normativi che assegnano tali compiti all’Organo gestionale e non certamente al quello politico rivestito dal Presidente. Ciò nonostante, appare alquanto inopportuna l’adozione di un provvedimento illegittimo che aggrava ulteriormente il disastrato bilancio della Comunità Montana non più in grado di garantire il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Se poi aggiungiamo che persino l’energia elettrica ha subito una riduzione di erogazione, l’autovettura in dotazione è ferma per non aver pagato l’assicurazione e il fuoristrada non si muove dalla sede di Cinquefrondi a causa della mancata revisione, il quadro che si presenta assume un valore politico gestionale non certamente encomiabile. Tuttavia, riteniamo che in momenti così critici, sarebbe auspicabile intervenire, con maggiore presenza e costanza, su tutte le problematiche di rilievo, a partire dal ruolo fondamentale cui deve asseverare un Ente Pubblico. In particolare la Comunità Montana di Cinquefrondi dove, l’incertezza del futuro, deve essere superate da una forte affermazione della funzione comunitaria e di servizio per l’intero versante tirrenico settentrionale. Distogliere l’attenzione dai problemi veri e concentrarsi su atti illegittimi, potrebbe significare una scarsa affezione al ruolo rivestito e palese ignoranza delle norme che regolano i rapporti di lavoro dei propri dipendenti. Ciò non può accadere in momenti come quelli che stiamo vivendo, in presenza di provvedimenti scellerati che aboliscono la funzione del pubblico e tendono sempre più a privatizzare servizi comuni e funzioni di riferimento istituzionale, per il sol fine di tagliare i finanziamenti statali. Per quanto esposto in narrativa, nel precisare che il dispositivo prot. n. 1774 del 26.08.2011, a firma del presidente Rosario Galluccio, oltre ad essere illegittimo è antisindacale, sia perché carente della obbligatoria contrattazione integrativa, sia perché adottato dal presidente che non ha funzioni gestionali in assenza dell’obbligatoria informazione preventiva, si chiede Al Presidente e al Segretario Generale della Comunità Montana di Cinquefrondi, di voler disporre l’immediata revoca, dandone tempestiva informazione alla scrivente, significando che, qualora ciò non dovesse avvenire entro cinque giorni dal ricevimento della presente, la Fp Cgil si vedrà costretta procedere per condotta antisindacale”. E’ quanto scrive in una nota stampa il segretario generale Fp Cgil Giuseppe Gentile.