E’ caccia all’auto pirata che nella Capitale ha ucciso un disabile

Ancora pirati della strada. Ancora pericolosi individui alla guida, incapaci di ammettere le loro responsabilità, disumani al punto da non prestare soccorso. Così due settimane addietro è morto a Gioia Tauro nel Reggino il preside Vincenzo Nasso, così nella Capitale ha perso la vita un disabile. Il tragico incidente stradale è avvenuto su lungotevere Farnesina, dinanzi al carcere romano di Regina Coeli: un pedone – un 51enne affetto da lieve disabilità psichica – è morto sul colpo, centrato in pieno da un auto il cui conducente si è allontanato subito dopo il violento impatto. A constatare il decesso è stata una dottoressa che si trovava casualmente sul posto mentre stava recandosi al lavoro. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani del I Gruppo. Ed è caccia ad una utilitaria di colore grigio, secondo i testimoni l’auto che ha investito l’uomo. Vigili, polizia e carabinieri stanno setacciando la città in cerca della vettura ma al momento non emergono novità sulle indagini. Si tratta dell’ennesimo incidente mortale provocato da automobilisti pirata. Il Governo sta studiando l’istituzione del reato di “omicidio stradale”. Secondo gli studi di settore, le regioni più pericolose per la presenza di automobilisti spericolati o che guidano sotto l’effetto di alcool e droghe sono Lombardia e Lazio. E sono già più di 70 le vittime dei pirati della strada nel corso del 2011, cui si sommano oltre 500 feriti.