Scanno, dieci bambini in fuga inseguiti da un orso

E’ accaduto in un paesino dell’Abruzzo dove era stato lanciato l’allarme per le incursioni sempre più frequenti di plantigradi nelle vie del borgo, sito nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo. La paura tra i turisti si è trasformata in attimi di terrore quando un giovane orso è arrivato fin nel centro storico sorprendendo in una piazzetta alcuni ragazzi intenti a giocare a pallone. I piccoli, tra i 10 e i 14 anni, lo hanno visto spuntare stavano da dietro alcune vetture parcheggiate. L’animale si è fermato a guardare, ma i ragazzini sono fuggiti fino alla piazza centrale del paese, mentre l’orso – disturbato dalle loro grida – si allontanava dal paese. “Il rischio di incidenti per gli uomini è reale – osserva Franco Tassi, per 33 anni direttore del Parco -, quello per gli orsi purtroppo si sta già consumando: circa 30 individui perduti nell’ultimo decennio, come mai?”. Il problema, risponde l’esperto, sta principalmente nell’invasione dell’habitat dell’orso. Eppoi in un errore fatale dei ricercatori: avrebbero fornito agli orsi soggetti ai loro studi esche troppo simili a quanto avrebbero potuto trovare nei vicini paesi montani, pollo principalmente. Da qui, gli sconfinamenti dei plantigradi e i frequenti attacchi ai pollai. Che la “ricerca invasiva” spinga gli orsi nei pollai è un fatto, nota Tassi, “e la presenza di grandi mandrie di vacche che invadono i pascoli riservati alla fauna selvatica è un’altra causa di disturbo che modifica il comportamento degli orsi”. Allarmati i sindaci per le incursioni degli orsi in pieno giorno. Ha cominciato l’ex primo cittadino di Scanno, a metà agosto, scrivendo al Prefetto. Gli ha fatto seguito il sindaco di Bisegna che a sua volta ha allertato la Prefettura e i tecnici del parco contro gli accresciuti pericoli per la popolazione dovuti agli “orsi confidenti”. Analoghe preoccupazioni tormentano le amministrazioni di San Sebastiano di Bisegna, Villalago, Frattura. Anche nella più lontana Opi un orso sarebbe stato avvistato qualche giorno fa davanti l’abitazione dell’operaio del Pnalm, Diodato Paglia, che nel dicembre del 2009 fu aggredito da un orso all’interno del Centro visita del parco a Pescasseroli, riportando profonde ferite.