Perugia, Rio Fergia pieno rispetto della sentenza del consiglio di stato

La Regione Umbria prenderà atto della sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della Società Idrea Rocchetta per la conferma di concessione di sfruttamento del pozzo Corcia e, una volta a conoscenza in modo puntuale del testo, provvederà a imporre alla società il ripristino dei luoghi, peraltro fino ad oggi legato ai soli lavori connessi al permesso di ricerca, e la chiusura dei pozzi esplorativi correlati”. E’ quanto rende noto l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti. Rometti, ripercorrendo le tappe della vicenda relativa agli attingimenti sul Rio Fergia, ha evidenziato che, a suo tempo, l’amministrazione regionale mise in atto le azioni nel rispetto della sentenza del Tar n. 189/2008 “pur avendo trovato discutibili le argomentazioni che avevano portato il Tribunale ad accogliere i ricorsi proposti dal Comune di Nocera Umbra avverso la delibera della Giunta e la successiva determinazione dirigenziale con cui era stata rilasciata la concessione per lo sfruttamento dell’acqua minerale alla Società Idrea”. L’assessore ha precisato che “la Regione Umbria, gli uffici regionali e l’Arpa, si sono mossi sempre con rigore e professionalità, con l’obiettivo prioritario della tutela ambientale di quell’area e delle sue ricchezze idriche, tenendo conto anche dello sviluppo del territorio, così come è stato riconosciuto dal Tar nella sentenza in cui è stata evidenziata la  correttezza delle valutazioni tecnico-scientifiche su cui si sono basati i provvedimenti regionali”. L’assessore Rometti ha evidenziato che a brevela RegioneUmbriaemanerà il Regolamento per le acque minerali a corredo della legge regionale n. 22/2008”.